L’Italia dopo il 4 marzo e lo scenario internazionale in un incontro di Cantiere Laboratorio
4 min di letturaIl retto ordine sociale e la politica, l’agire di Cantiere Laboratorio, la politica nazionale e lo scenario internazionale; questi sono stati i temi trattati in un incontro, partecipato, organizzato da Cantiere Laboratorio nella propria sede lametina e che si è tenuto venerdì 20 aprile 2018.
Comunicato Stampa
La prima parte è stata trattata da Gianni Fazio di Alleanza Cattolica che nel suo intervento, tra l’altro, ha ricordato come “il retto ordine sociale poggia, secondo la dottrina naturale e cristiana, su tre fondamenti: la persona, la famiglia e la comunità politica. Perché i diritti dell’uomo vengano salvaguardati è necessario che lo Stato riconosca il diritto alla vita, il rispetto della famiglia costituita da uomo e donna, la libertà di educazione e la libertà religiosa. Questi costituiscono quelli che definiamo “principi non negoziabili”.
La comunità politica – ha continuato Fazio – è in realtà l’unità organica ed organizzativa di un vero popolo che si differenzia dalla massa inerte perché si caratterizza dalla condivisione di vita e di valori. Essa si deve fondare su tre principi: il bene comune, la sussidiarietà e la solidarietà. La strada da seguire, ha concluso, è quella di diffondere nell’ambito sociale di questi principi se si vuole rispettare la dignità dell’uomo, perché si possa passare dalla società alla politica e dalla cultura alle istituzioni”.
Vittorio Gigliotti, presidente dell’associazione organizzatrice, ha ribadito “l’impegno di Cantiere Laboratorio nel diffondere una cultura per la politica finalizzato alla formazione di una classe dirigente fino ad oggi assente nello scenario politico partitico”. Sulle elezioni politiche nazionali del 4 marzo scorso, “esse sono, ha continuato, il risultato di una vergognosa legge elettorale che è stata votata in Parlamento che dà ai vari segretari dei partiti il potere di inserire nei listini bloccati uomini di loro gradimento e spesso ben lontani ed estranei dagli interessi territorio dove sono stati paracadutati.
Un sistema tripolare che fa ben lieti tutti quei poteri forti oltre confine che hanno tutto l’interesse a che l’Italia non sia governata dalla politica ma dai “tecnici” che hanno solo l’interesse a far quadrare i conti e ad assecondare le pretese dei “ragionieri” di Bruxelles.
In politica estera, fino ad oggi, il nostro Paese ha semplicemente manifestato il proprio asservimento alla politica statunitense ed a quella dei burocrati dell’Unione Europea che lo costringono a prendere decisioni quasi sempre contro lo stesso il popolo italiano come le sanzioni alla Russia che ci penalizzano non solo dal punto di vista economico ma ci umiliano come nazione e ci portano a vestire i panni di “camerieri” di quei poteri internazionali che per motivi economici e geopolitici utilizzano l’Italia come “paese giocattolo”.
Il discorso di Gentiloni nei giorni scorsi al Parlamento in riferimento ai raid in Siria quando ha affermato che l’Italia è un fedele alleato degli USA, talmente alleato, dico io, da avere dato l’appoggio logistico per bombardare il paese di Assad, a seguito dell’ennesima “bufala” delle armi chimiche, attraverso il comando delle forze navali USA in Europa con quartier generale a Napoli-Capodichino e con appoggio della base aeronavale USA di Sigonella.
Dunque l’Italia complice dell’ennesimo atto criminale verso un Paese sovrano da 7 anni impegnato nella reale lotta contro il terrorismo islamico e i suoi complici che non possono accettare la sconfitta e vedere Assad ancora al proprio posto.
Pertanto – ha concluso Gigliotti – è importante formarsi per informare, capire che la battaglia più importante, ieri come oggi, è quella culturale.
Di fronte ad una gigantesca guerra di disinformazione su scala globale, a noi il compito di saper distinguere il bene ed il male, i buoni dai cattivi, dobbiamo essere preparati per capire lo scenario che di volta in volta ci presentano, se capiamo abbastanza sapremo reagire alle menzogne ed alla manipolazione delle informazioni attraverso la diffusione della verità.”.
L’incontro è terminato con una vivace discussione tra i presenti, tra i quali l’avv. Rosina Mercurio coordinatrice lametina dell’UDC, il Dr. Marco Cristiano Dirigente della Lega NCS, ed i numerosi militanti di Identità Tradizionale di Catanzaro.