All’ostello della carita’ per crescere nei valori dell’accoglienza
3 min di letturaGli alunni di una classe terza della scuola primaria dell’Istituto comprensivo di S. Eufemia L. nell’ambito del progetto “Cittadini del mondo”, accompagnati dalle insegnanti, si sono recati presso l’Ostello della Carità, sede CAS- Centro Accoglienza Straordinaria.
La visita si inserisce in un percorso progettuale più ampio finalizzato ad educare alla cittadinanza globale per contribuire alla costruzione di una società più giusta, inclusiva e solidale, promuovendo la contaminazione con altre civiltà e culture, l’opportunità di incontrare l’altro, la solidarietà e l’accoglienza .
L’Ostello è un bene confiscato alla mafia e destinato alla Caritas di Lamezia Terme, come stabilito con la Convenzione firmata il 31/05/2016 tra la Prefettura di Catanzaro e la Fondazione Caritas Diocesana.
Gli alunni sono stati accolti da alcuni operatori della Caritas che hanno spiegato l’identità e le finalità dell’Ostello, soprattutto hanno spiegato la funzione del CAS, voluto fortemente dalla Caritas per dare attuazione all’invito lanciato dal Papa sull’accoglienza ai migranti, ai rifugiati.
Al momento l’Ostello, ospita, come centro CAS alcuni extracomunitari dell’Iraq, dell’Afghanistan e della Nuova Guinea; sono giovani richiedenti asilo che scappano dal loro Paese per sfuggire alle atrocità della guerra o a situazione di estrema povertà.
Essi hanno incontrato gli alunni con cui hanno condiviso momenti di riflessione, di racconto delle loro tristi vicende umane e del loro status di rifugiati in attesa del regolare permesso di soggiorno. Si è innescato un fertile momento di interscambio tra culture che è diventato per i bimbi un prezioso momento di crescita formativa.
In seguito, gli alunni hanno avuto la possibilità di accedere al camper della Biblioteca Migrante, una straordinaria biblioteca ambulante che condensa in sè valori di accoglienza e interazione propositiva incoraggiando il dialogo interculturale e la cittadinanza attiva e svolgendo in ciò un importante ruolo sociale.
Essa porta la lettura e i libri nelle diverse comunità in cui le diversità costituiscono fattori essenziali costitutivi, facendo riflettere sul valore dell’incontro, della condivisione nella differenza e promuovendo attività di prestito, consultazione di libri, giornali.
Le operatrici volontarie della Biblioteca Migrante hanno illustrato le loro attività e realizzato con gli alunni dei laboratori di integrazione appositamente predisposti, con lo scopo di sensibilizzarli sui temi dell’accoglienza e dell’integrazione culturale e, inoltre, stimolarli alla lettura, alla “lingua migrante” che abbatte le barriere tra culture e ogni forma di discriminazione.
La storia dell’elefantino Elmer, simbolo della Biblioteca Migrante, come approccio ludico e creativo al tema della differenza ha fatto loro capire ancor di più quanto ognuno di essi sia parte di un mondo multiculturale e multicolore e come la differenza sia un valore e insieme una risorsa.
Redazione