Limbadi, prosegue la caccia a Francesco Olivieri
2 min di letturaÈ da quasi 48 ore che si sono perse le tracce di Francesco Olivieri, l’uomo che venerdì si è reso protagonista di due sparatorie tra Limbadi e Nicotera, in provincia di Vibo Valentia. Il bilancio del pomeriggio di ordinaria follia dell’uomo è stato di due morti e tre feriti. Ricerche estese a tutta la regione.
Incessanti proseguono le ricerche di Francesco Olivieri. In fuga, l’assassino sarebbe ancora armato del fucile con il quale ha colpito mortalmente prima Giuseppina Mollese, di 69 anni, e poi Michele Valarioti, di 63 anni, e ferito in un bar di Limbadi Pantaleone D’Agostino, Pantaleone Timpano e Francesco Di Mundo. La Panda bianca con la quale avrebbe cominciato la fuga ancora non è stata ritrovata.
Francesco Olivieri potrebbe colpire ancora
Secondo le informazioni fornite dalle forze dell’ordine, l’uomo potrebbe avere una lista di persone da colpire. Perciò resta sotto stretto controllo tutto il territorio regionale e un paio di abitazioni di Nicotera: la casa di uno zio e di un medico con i quali l’Olivieri avrebbe avuto alcuni screzi in passato.
I parenti hanno informato che Francesco Olivieri, affetto da problemi psichici, non avrebbe con sé i farmaci di cui faceva uso. Alla ricerca condotta dall’Arma dei Carabinieri di Tropea sta partecipando anche il gruppo dei Cacciatori di Calabria, specializzati nella ricerca ai latitanti.
Le probabili ragioni del folle gesto
Persistono avvolte dal mistero le ragioni per le quali l’assassino avrebbe ideato e avviato la sparatoria. Una tesi vuole che Olivieri abbia deciso di colpire Giuseppina Mollese, perché l’anziana sarebbe stata convinta che Mario Olivieri, fratello del fuggitivo, fosse l’autore dell’omicidio del figlio, Ignazio Gaglianò, caduto nel 1997. Pare, invece, senza alcuna motivazione l’uccisione di Michele Valarioti.
Antonio Pagliuso