Medici per diritti umani: immutata la situazione di San Ferdinando
2 min di letturaIl rapporto annuale di Medu parla chiaro: a San Ferdinando è cambiato ben poco
REGGIO CALABRIA. È stato presentato a Reggio Calabria il Rapporto sulle condizioni di vita e di lavoro dei braccianti stranieri nella Piana di Gioia Tauro realizzato da Medu, Medici per i diritti umani. A illustrarlo è stata la coordinatrice nonché autrice dello stesso, Jennifer Locatelli.
La Locatelli ha sottolineato che “per il quinto anno consecutivo dobbiamo purtroppo constatare che sull’emergenza profughi e stagionali di San Ferdinando ben poco e cambiato”.
Il rapporto nasce dall’esperienza condotta negli ultimi cinque anni a favore dei lavoratori migranti.
Sono 3.500 le persone, distribuite in vari insediamenti e utilizzate come manodopera a basso costo dai produttori di arance, clementine e kiwi.
La maggior parte si concentra a San Ferdinando dove permangono gravi carene igienico sanitarie a livello abitativo e di sicurezza.
“Nel lavoro se anche si registra un lieve incremento delle regolarizzazioni, che raggiunge appena il 30% del totale, non vengono sempre rispettati i più elementari diritti ed è spesso a rischio anche la stessa paga”, ha concluso l’autrice del Rapporto.
Redazione