Cresce il consumo di suolo a Lamezia, città sempre più sfilacciata
3 min di letturaL’attivista del Meetup 5 Stelle Lamezia, Truzzolillo, si occupa del crescente uso di suolo anche a Lamezia
Comunicato stampa:
“Nel 2017 il consumo di suolo è continuato a crescere in tutta Italia, anche in Calabria e a Lamezia Terme. Il dato – dichiara, a nome del Meetup 5 Stelle Lamezia Amici di Beppe Grillo, l’attivista Luca Truzzolillo – emerge dalla presentazione del Rapporto edizione 2018, realizzato dall’ISPRA e dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, che ci restituisce una fotografia completa e aggiornata del territorio, pure a livello locale. Con una velocità di trasformazione di poco meno di 2 metri quadrati di suolo, irreversibilmente persi ogni secondo, diventano inevitabili i cambiamenti sull’ambiente, sul paesaggio, sulle risorse naturali e sul sistema economico del nostro Paese”.
“A Lamezia dove, secondo il Rapporto ISPRA, nel 2018 sono stati consumati 3 ettari di suolo (30.000 mq ndr) per la realizzazione di nuovi edifici per l’agricoltura e per nuove costruzioni residenziali o commerciali, si contano diverse migliaia di appartamenti sfitti e la crescita demografica, bassa, dipende sostanzialmente dalla presenza di nuovi immigrati residenti. Altrettanto evidente, in città, la sovrabbondanza di immobili sfitti di natura commerciale, chiaro sintomo di una significativa staticità immobiliare”.
“Eppure – continua sempre l’esponente del meetup cittadino – durante i dieci anni di stesura del PSC, che a breve sarà portato alla sua definitiva approvazione, nessuno ha avuto la lungimiranza di prevedere, quale condizione irrinunciabile per il rilancio del patrimonio immobiliare urbano, l’adesione al principio del consumo di suolo zero”.
“Nessuno ha sentito la necessità di rivolgere l’attenzione al recupero concreto dei centri storici e residenziali urbani, con atti mirati a riportare la vita nei luoghi in cui siamo nati, e da cui è iniziato l’indiscriminato e disordinato processo di espansione che ha trascinato la più fortunata delle città della Calabria, almeno per posizione geografica, allo stato attuale: una struttura urbana non manutenzionata e nuovi edifici sparsi sull’intero territorio comunale, ormai costellato da una miriade di piccole costruzioni che rendono il territorio stesso sfilacciato e difficilmente gestibile”.
“Il Piano Strutturale Comunale dovrà essere rimodulato e, paradossalmente, ricondotto ai dettami della Regione Calabria che, come abbiamo ripetuto tante volte, con la LR 19/2002 e con la L.R. 41/2011 stabiliva, da un lato, il principio del consumo di suolo zero come obiettivo principale da raggiungere, e dall’altro rilasciava parere favorevole al PSC proposto dal Comune di Lamezia Terme, che non prevede, invece, nessun consumo zero del suolo, senza alcuna coerenza urbanistica al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale”.
“Il 2050 è l’anno per il quale l’UE ha stabilito l’obiettivo ultimo del consumo di suolo zero. Secondo gli scenari consumeremo in Italia altri 1635 chilometri quadrati di superficie libera. A velocità media altri 3270 chilometri quadrati, mentre ai ritmi dei decenni scorsi altri 8326 chilometri quadrati”.
“Scenari virtuali, ma utili per far capire l’impatto negativo che nel lungo periodo il consumo di suolo, a qualsiasi velocità continuasse, produrrebbe sul nostro futuro. Non è dunque sufficiente rallentare il consumo di suolo. È necessario cambiare la logica dell’intervento pubblico sul tema”.
“Il PSC di Lamezia Terme, ancora non del tutto in vigore e già vecchio e datato, non va affatto in questa direzione. Già solo per questo – conclude Truzzolillo – richiederà, appena possibile, modifiche, integrazioni e adeguamenti”.