Color Fest 6 – la prima giornata
3 min di letturaAnnunciata su tante riviste specializzate nazionali, è iniziata la sesta edizione del Color Fest, una delle più importanti manifestazioni di musica del meridione.
Invariata la formula, che con l’utilizzo di due palchi permette l’esibizione, azzerando i tempi morti, di più band e cantanti unendo i più interessanti artisti emergenti del mercato (quest’anno, nella prima giornata, Galeffi e i Coma-Cose) con personaggi ormai consolidati del panorama musicale (come la Rettore, gli Zen Circus e Iosonouncane in tour con Paolo Angeli); differente invece la location.
Perché, dopo i recenti problemi amministrativi che, con l’applicazione meccanica e il più delle volte insensata della cd legge Gabrielli sulle normative degli spettacoli nei luoghi all’aperto, hanno colpito Lamezia e i suoi numerosissimi eventi della stagione estiva, anche il Color Fest si è trovato costretto a “traslocare”: abbandonando quindi la suggestiva cornice dell’Abbazia Benedettina per il grande spazio dietro La Giurranda, a Platania.
Spostamento che ha provocato non pochi problemi logistici: prima di tutto permettere ai tanti giovani in arrivo in Calabria e a Lamezia da tutto il sud Italia, che hanno dovuto utilizzare un servizio navette messo a disposizione del Color che però, per varie cause, non è stato efficiente come avrebbe dovuto essere.
Anche il meteo ci ha messo poi la sua: una bomba d’acqua ha colpito la location, facendo si che i numerosi tecnici intervenissero prontamente e non senza fatica per bypassare i guasti provocati dal violento acquazzone che ha flagellato la zona.
Nonostante questo, il successo della kermesse è rimasto però invariato: cori entusiasti per il pop ultratradizionale di Galeffi, giovanissimo cantautore romano che in primavera aveva fatto un mini live al Tip Teatro nel quale si era ufficializzata la line-up di questo Color 2018, e che ha proposto a tutto il suo fandom tracce ormai celebri come Occhiaie, Polistirolo e Puzzle.
È invece letteralmente esplosa sulla scena Rettore: l’interprete che negli anni ’80 spopolava con i suoi brani e atteggiamenti trasgressivi e ultramoderni ha fatto ballare praticamente tutti, cantando con incredibile energia pezzi ormai leggendari come Lamette, Donatella e Splendido Splendente.
Discorso a parte per Iosonouncane, accompagnato dall’eccezionale chitarrista sardo Paolo Angeli: un’esibizione a fior di pelle, con la musica di Jacopo Incani (vero nome di Iosonouncane) che unisce alla perfezione melodia ed elettronica, con piccoli gioielli di suggestione ipnotica e incredibile precisione musicale -hanno suonato una lunga ouverture iniziale, poi Summer On a Spiaggia Affollata e Stormi.
Il Color del 4 agosto si è quindi chiuso con l’irriverenza di Willie Peyote e il rock pop degli Zen Circus.
Per la serata successiva, sono previste numerose band calabresi insieme poi a Sick Tamburo, i Bud Spencer Blues Explosion e Cosmo.
Valentina Arichetta