Dopo la tragedia di Genova riflettori puntati sul ponte Morandi di Catanzaro
2 min di letturaCATANZARO. “Il viadotto Morandi e’ sotto costante monitoraggio. Si tratta di un’opera straordinaria sotto tutti i punti di vista che va preservata per noi e per i nostri figli. Il restyling è già in corso, come testimoniano le impalcature che ‘imbracano’ le poderose strutture del ponte, tra i piu’ alti in Europa e nel mondo a campata unica”.
Sono le dichiarazioni di Marco Moladori, responsabile dell’area compartimentale Anas per la Calabria, che contattato dagli organi di informazione ha rassicurato cittadini e addetti ai lavori sulle condizioni strutturali del viadotto Morandi di Catanzaro. Il cosidetto ‘ponte ad arco’ come comunemente viene denominato porta la firma dell’ingegnere Riccardo Morandi che ha realizzato il viadotto omonimo di Genova, crollato per un cedimento strutturale.
Moladori ha dichiarato che “da due anni meta’ del nostro budget è destinata alla manutenzione delle opere d’arte, e fra queste rientra il Morandi di Catanzaro, a cui sono destinati 3,4 milioni di euro in 3 lotti: la prima tranche di interventi, pari a un milione, è già in corso.
A settembre inizieranno altri lavori per 1,4 milioni di euro. Si tratta di interventi necessari per prevenire il degrado dell’opera, nell’ambito di una programmazione che non puo’ essere dettata dall’emergenza, ma dev’essere pluriennale”. Il ponte Morandi, anche viadotto Bisantis, è stato completato nel 1962 ed ha comunque una struttura diversa rispetto al viadotto di Genova. All’epoca della sua realizzazione il viadotto di Catanzaro era il secondo ponte ad arco in Europa e nel mondo per ampiezza della luce. Oggi rimane in ogni caso una grande infrastruttura, una grande opera dell’ingegneria mondiale. Redazione