Decine di volontari si uniscono alle squadre di soccorso per ritrovare Nicolò
2 min di letturaLAMEZIA. Si sono dati appuntamento per stamattina al campo sportivo di Curinga per organizzarsi e offrire il loro aiuto alle squadre di soccorso che da tre giorni stanno scandagliando in lungo e in largo la zona.
Sono centinaia i semplici cittadini che da Lamezia e anche dai centri vicini hanno dato la loro disponibilità per intensificare le ricerche del piccolo Nicolò Frijia disperso da quattro giorni. Il bambino di due anni è stato travolto dall’alluvione che ha colpito la zona di San Pietro Lametino la sera di giovedì scorso. Insieme a Nicolò sono stati investiti dalla furia dell’acqua anche la mamma Stefania e il fratello più grande Christian. I loro corpi sono stati ritrovati venerdì mattina tra il fango e i detriti di un uliveto, ad un chilometro da dove la donna aveva abbandonato la sua auto perché in preda al panico.
Tra i lametini anche una nutrita squadra capeggiata dall’ex consigliere comunale Massimo Cristiano che già da ieri aveva lanciato l’appello sui social per cercare di mobilitare un certo numero di persone, disponibili ad armarsi di stivali e pale per andare a cercare il piccolo Nicolò. I nuovi volontari, naturalmente, seguono rigorosamente le direttive delle squadre di soccorso già sul posto da quattro giorni: personale specializzato a questo tipo di emergenze. Chi volesse unirsi al gruppo, dunque, non prenda iniziative personali ma segua le direttive degli uomini Protezione civile e degli altri soccorritori già all’opera sul luogo della tragedia.