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Lamezia. Nuovo Cdu: Commissari risolvano la questione rom

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Meetup 5S: Plauso per l’operazione odierna ma ora si smantelli Scordovillo

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E’ stato chiuso di tutto nel Comune di Lamezia Terme, ma, da quello che possiamo vedere, non è stato affrontato un punto molto importante riguardante la sicurezza, la salvaguardia ambientale e la salute dei cittadini.

Comunicato Stampa

Per i presunti problemi di sicurezza e di incolumità e per eccessiva solerzia e puntualità da parte dei Funzionari e dei Commissari del nostro Comune, sono stati chiusi tutti i campi sportivi, il palazzetto, le palestre, i teatri e i centri di formazione culturale e di aggregazione.

In tutto ciò, però, non è stato minimamente affrontato il problema del campo Rom di Scordovillo, uno dei più grandi campi rom del Sud Italia, al centro di una città che purtroppo è sempre più abbandonata e bistrattata. Un connubio tra funzionari e commissari così attenti alla legalità e alla sicurezza, secondo noi, non può trascurare ed ignorare l’ordine della Prefettura di smantellare il campo Rom. Noi, che poniamo questo problema, non siamo certo razzisti, perché la nostra formazione culturale e la nostra fede non ci indirizzano in questa direzione, ma lo portiamo all’attenzione per il benessere e la sicurezza di un’intera città. Il problema non è il razzismo ma la legalità, la salute e la sicurezza.

Del resto la commissione straordinaria non deve svolgere solo attività ordinarie ma, come dice la parola stessa, deve compiere anche atti straordinari e, risolvere questo problema, lo sarebbe sicuramente, inoltre, è tenuta ad ottemperare e dare seguito ad una indicazione del Prefetto.

Lo spostamento di questo campo, servirebbe ai Rom per garantire loro e ai loro bambini una vita più agiata, più sicura, più integrata e lontana da un ambiente malsano e in condizioni igienico- sanitarie assolutamente insostenibili. Allo stesso tempo non è più sopportabile, tollerabile e non è moralmente giusto mantenere un luogo così al centro della città (lo conosciamo tutti). Incendi, fumi tossici, cattivi odori, covo di ladri, ruberie di energia elettrica e acqua, dispersione scolastica, liti interne tra famiglie, ecc. non possono essere la normalità e noi non lo possiamo tollerare.

Si dice sempre che la politica non è in grado di affrontare questi argomenti perché non ha il coraggio, ha interessi, ma ci sembra evidente che anche lo Stato (sia pure in una posizione di libertà e di privilegio) li eviti volentieri. In questi casi però, la differenza è che la politica è costretta ad eseguire gli ordini della Prefettura e addirittura, qualora non attemperino alle diffide formali della Prefettura, vengono nominati dei commissari ad acta e qualora se ne ravvisa la necessità (fondata o meno), addirittura può essere anche sciolto un consiglio comunale democraticamente eletto, mentre lo Stato (perché i commissari sono nominati direttamente dal Ministro degli Interni) può fare orecchie da mercante anche di fronte ad un ordine del Prefetto su un argomento così importante. Non ci sembra giusto!

Ci vogliamo porre una domanda: è più pericoloso un palazzetto dello sport o una palestra senza accatastamento o un campo Rom in queste condizioni?

Ci auguriamo che al più presto i Commissari e i Funzionari del nostro Comune, anche con l’aiuto del Ministero degli Interni, magari anche con il Ministero dell’Ambiente e con quello della Salute, affrontino e risolvano questo problema. Hanno la possibilità e la libertà di agire senza condizionamenti e con poteri pieni e quindi non possono accampare scuse. Questi Commissari potrebbero approfittarne per essere ricordati come coloro i quali hanno risolto almeno un grave problema che sta a cuore ai cittadini e non vengano menzionati solo per le decisioni negative e la “chiusura e il degrado” di Lamezia.

Speriamo che al più presto si ritorni alla politica e alla democrazia elettiva, perché la politica, sia pur con i tanti errori fatti, non ha mai portato Lamezia e i suoi cittadini in questa situazione di “degrado assoluto”. Non possiamo sentirci ostaggi di pochi funzionari e reggenti del Comune.

Le problematiche sono tante, ma vanno affrontate e risolte, non rimandate con un semplice no.

 

Il coordinatore cittadino del Nuovo Cdu

              Giancarlo Muraca

Il presidente cittadino del Nuovo Cdu

 Giuseppe Muraca

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