Prima domenica d’Avvento: tempo d’attesa
1 min di letturaI ritmi della vita attuale sempre più convulsi, gli ingranaggi di un sistema che mira a pianificare ogni momento, anche il più privato, dell’uomo riducono sempre più il margine dell’imprevisto: tutto deve essere «computerizzato», classificato, neutralizzato, assicurato.
Ma per il cristiano, Cristo continua ad essere un avvenimento sconvolgente: quando irrompe nella sua vita impone un radicale cambiamento che spezza e trasforma la «routine» quotidiana.
Cristo non può essere programmato: deve essere atteso, lasciando che nella nostra vita ci sia uno spazio anche per la sua presenza. La vigilanza cristiana permette di leggere in profondità i fatti per scoprirvi la «venuta» del Signore. Esige un cuore sufficientemente missionario per vedere, negli incontri con gli altri, tale venuta. (www.maranatha.it)