Oliverio contesta le accuse di Gratteri e inizia lo sciopero della fame
2 min di letturaCOSENZA. Ha iniziato da subito, così come aveva annunciato ieri, lo sciopero della fame per protestare contro quelle che ha definito “accuse infamanti”, il governatore della Calabria Mario Oliverio, del Pd.
Già da ieri sera, secondo quanto riferito da ambienti a lui vicini, il presidente della Regione, si alimenta solo con acqua. Oliverio è sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza, San Giovanni in Fiore, in esecuzione di un’ordinanza del gip distrettuale di Catanzaro su richiesta della Dda del capoluogo calabrese, perché accusato di abuso d’ufficio in relazione ad un’inchiesta su presunte irregolarità nella gestione di appalti pubblici.
L’avvocato di Oliverio, Enzo Belvedere, intanto, ha già depositato il ricorso al tribunale della Libertà. “Siamo in attesa – ha detto – dell’interrogatorio di garanzia dinnanzi al Gip, durante il quale esporremo le nostre ragioni e metteremo in evidenza degli errori di interpretazione di alcuni elementi contenuti nell’ordinanza”.