Lamezia. Dipendenti comunali: siamo al collasso!
4 min di letturaProtesta dei dipendenti del comune di Lamezia per la mancata osservanza delle disposizioni contrattuali e per la cronica carenza d’organico
Gli impiegati hanno diffuso una nota stampa a supporto dello stato di agitazione tenutosi stamattina:
I dipendenti del Comune di Lamezia Teme lavorano per le persone e con le persone e sono orgogliosi di essere utili al bene pubblico.
Sono valori da confermare con il nostro impegno quotidiano che valgono più degli attacchi indistinti alla burocrazia, nonostante la cronica e grave situazione di carattere organizzativo, strutturale e di carenza di organico.
Inoltre tutti i dipendenti del comparto e della dirigenza sono stanchi di fungere, davanti all’opinione pubblica, da capro espiatorio alle inefficienze palesate.
I responsabili hanno un nome e un cognome: abbiamo elementi certi per poter dimostrare che quello che si poteva non si è fatto, con un’indolenza inaudita che ha portato in uno stato di profonda agonia l’apparato burocratico del Comune di Lamezia Terme.
La presa di posizione che stiamo assumendo è conseguente alla situazione di difficoltà e di decadimento che vivono costantemente i lavoratori, che nonostante ciò restano fortemente motivati ad offrire un servizio puntuale ed efficiente ai cittadini.
L’appello che ci sentiamo di lanciare a tutti i cittadini, essi artigiani, commercianti, liberi professionisti, studenti, è un richiamo a una presa di coscienza, con l’intento di verificare concretamente le decisioni incomprensibili e deliberatamente inadeguate assunte da questa Commissione Straordinaria, in una sorta di corto circuito tra i massimi rappresentanti dello Stato sul territorio, rappresentando che:
1) in data 28.11.2017 si chiede N° 4 funzionari a in posizione di sovraordinazione,
anziché dirigenti soprattutto tecnici;
2) in data 29.11.2017 si effettua una parziale rotazione dei dirigenti, alimentando una ulteriore confusione e violando i dettami di legge in materia di uffici legali, successivamente rivisto dopo la denuncia della UIL-FPL;
3) Mancata rivisitazione della Macrostruttura;
4) Mancata approvazione del piano del fabbisogno del personale compreso l’aumento delle ore dei dipendenti part-time e la programmazione della stabilizzazione degli LSU;
5) Mancata nomina dell’O.I.V.;
6) Mancata approvazione della relazione annuale sulla performance (necessaria ai fini normativi e contrattuali);
7) Mancato adeguamento del sistema di valutazione della performance;
8) Mancato aggiornamento annuale del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità;
9) Assenza della relazione annuale sul funzionamento del sistema integrato dei controlli interni nell’esercizio 2017 (linee guida Corte dei Conti del 21.06.2018)
10) Mancata adozione degli obbiettivi;
11) Mancata liquidazione complessiva del salario accessorio 2014/2015/2016;
12) Mancanza di direttive alla delegazione trattante di parte pubblica per l’avvio delle trattative per la definizione dei contratti decentrati 2017/2018;
13) Dal 05 luglio 2018 situazione precaria e frammentaria del Segretario Comunale –
Basti ricordare che in data 09.11.2018 il Presidente della Commissione Straordinaria interpella e individua nominativamente un Segretario Comunale supplente (assicurando l’apporto rispondente alle esigenze dell’Ente), la Prefettura affida l’incarico con presa di servizio in data 12.11.2018, ma paradossalmente viene comunicata l’impossibilità di proseguire l’incarico dopo soli 16 giorni (28.11.2018).
14) Di fatto, questo Comune e quindi i cittadini pagano lo stipendio a due Segretari Comunali. Non solo, l’attuale supplente, il dott. Giuseppe Piccoli, con Determina del 19.12.2018 ha pensato bene di fare spendere all’Ente (togliendoli alla comunità lametina) ben 23.668,00 euro per l’affidamento all’esterno della predisposizione del PEG, invece di lavorarci lui rendendo il lavoro per come viene remunerato da questo Comune (alla faccia dei contribuenti);
15) Solo dopo quasi un anno (25.09.2018) la Commissione si rende conto che l’azione dei funzionari sovraordinati non è stata determinante chiedendo alla Prefettura di riconsiderare la procedura di assegnazione ex art.145 TUEL con ruoli e responsabilità dirette nella gestione di uffici e servizi ai sensi dell’art. 107 TUEL (dopo quasi tre mesi non si conoscono gli esiti della richiesta);
16) Evidente sperequazione degli incarichi assegnati ai dirigenti;
17) Eccessivo e improprio carico di funzioni ai Dirigenti in mancanza delle specifiche competenze tecniche.
Per questi motivi i lavoratori si sono mobilitando e oggi scioperano chiedendo la solidarietà del popolo lametino.