Cara Lamezia ti scrivo… La lettera di Babbo Natale alla città
2 min di letturaCara Lamezia, ti scrivo così faccio una pausa e mi riposo un po’. Sono giorni che consegno regali e che giro di città in città dove tutto va bene e tutti sono buoni. Mi fermo a scrivere queste due righe per svagarmi, troppo buonismo diventa a volte insopportabile! Devo dire che l’aria natalizia lametina è completamente diversa dalle altre.
Si, c’è movimento, tutti si danno da fare a comprare roba da mangiare e regali più o meno inutili che poi verranno regolarmente riciclati o rifilati al mercatino dell’usato. Si, il movimento c’è ma lo spirito del Natale è un’altra cosa. Io avrei voluto farti dei regali ma, onestamente non so proprio cosa portarti.
Ho saputo che tutti i teatri sono chiusi e che anche le strutture sportive non si possono utilizzare. Facendo un giro veloce ho visto che le strade sono un colabrodo e che sei molto sporca. Cara Lamezia… ma come hai fatto a ridurti così? Ma cosa ti è capitato? Non sei più la terza città della Calabria, sei stata ormai declassata. La città al centro della regione, nodo nevralgico, centro strategico della Calabria e di tutto il Sud: tutte queste belle parole sembrano davvero una letterina di un bambino sognante che mi scrive chiedendomi la luna senza sapere che non l’avrà mai.
Ma come hanno fatto a prenderti in giro così? Ma tu, perché glielo hai permesso? Mah! Non riesco proprio a capire! Beh, tutta questa situazione non mi piace. Non sei stata buona, cara Lamezia, e quindi regali non te ne posso portare. Mi dispiace. Ma io non posso venire meno ai miei propositi. I regali vanno solo ai più buoni e non mi pare che tu, quest’anno, possa meritare qualcosa. Ti sei lasciata andare un po’ troppo. Una signora di 50 anni che sembra già vecchia: questo non va bene! Vedi di tirarti su! E, per i regali, se ne parla l’anno prossimo!
Auguri… ne hai proprio bisogno. Anzi, veramente, ti servirebbe una bella benedizione e pure di quelle potenti. Se continua così non so proprio in che condizioni ti ritroverò l’anno prossimo!
Babbo Natale