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A Pesaro ucciso un calabrese, fratello di un pentito di ‘ndrangheta

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Inquirenti sul luogo dell'agguato nel centro storico di Pesaro contro un 51enne, che sarebbe di origine calabrese, ucciso a colpi di pistola, 25 dicembre 2018. Almeno 20 bossoli sarebbero stati trovati sul luogo dell'esecuzione avvenuta in via Bovio. Secondo una prima ricostruzione, due killer incappucciati avrebbero atteso la vittima che parcheggiava l'auto in garage, per poi scaricargli addosso i caricatori. Sul posto i carabinieri allertati dalle chiamate di residenti che hanno sentito la serie di colpi. ANSA/ROBERTO DAMIANI

PESARO. Un’esecuzione di stampo ‘ndranghetista nel centro storico di Pesaro. E’ la pista privilegiata dagli investigatori per l’uccisione di Marcello Bruzzese, 51 anni, originario della Calabria, fratello di un collaboratore di giustizia.

Era scampato a un agguato nel 1995 a Rizziconi di Reggio Calabria in cui morirono il padre Domenico e un cognato, il marito di una sorella, mentre lui rimase gravemente ferito. Verso le 18:30, due killer incappucciati hanno atteso che parcheggiasse l’auto in garage in via Bovio, dove abitava con la famiglia da tre anni, per scaricagli addosso una trentina di colpi di pistola calibro nove, di cui almeno 15 andati a segno, quando ancora era nell’abitacolo della vettura e apprestava a scendere. Il collegamento tra la parentela di Bruzzese con il pentito e l’omicidio non è ancora chiaro. A coordinare le indagini dei carabinieri, con i pm di Pesaro Fabrizio Narbone e Maria Letizia Fucci, ci sarà comunque Daniele Paci della Dda di Ancona che si occupò dei delitti della Uno bianca.

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