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Lamezia, ricordati i coniugi Aversa uccisi in un agguato nel 1992

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LAMEZIA. Con una celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo diocesano Luigi Cantafora, sono stati ricordati stasera in cattedrale il sovrintendente di polizia Salvatore Aversa e la moglie Lucia Precenzano, uccisi in un agguato il 4 gennaio 1992.

 

Alla funzione religiosa ha partecipato una nutrita rappresentanza delle forze dell’ordine; presenti anche il questore di Catanzaro Amalia Di Ruocco e il procuratore della Repubblica Salvatore Curcio. L’amministrazione comunale lametina è stata rappresentata dal commissario prefettizio Rosario Fusaro. La vita dei coniugi Aversa è stata ricordata all’inizio del rito dall’ispettore di polizia Francesco Morelli. A partecipare alla messa Walter, Paolo e Giulia, i figli della coppia trucidata 27 anni fa in una via del centro cittadino.  

Dopo la celebrazione eucaristica, la commemorazione è proseguita su corso Numistrano dinanzi alla lapide dedicata ai coniugi Aversa, all’ingresso dell’ex commissariato.

Davanti alla stele che ricorda il sacrificio di Salvatore Aversa e Lucia Precenzano è stata deposta una corona d’alloro, benedetta dal cappellano provinciale della polizia don Biagio Maimone.

Un momento molto sentito, di profonda commozione per i familiari e la comunità tutta che, nel 1992, fu sconvolta dalla tragica notizia del duplice omicidio in quella che era via Dei Campioni e che oggi porta il nome dei coniugi barbaramente uccisi a sangue freddo. “Ricordiamo il loro crudo assassinio ma ormai i nomi di Salvatore e Lucia sono scritti nel cuore di Dio – ha detto il vescovo Cantafora nell’omelia – La nostra città si sente ferita e abbattuta perché non ha ancora imparato a respingere il male. C’è ancora tanto cammino da fare, anche se è encomiabile il lavoro delle forze dell’ordine”. Il presule ha poi parlato della crisi profonda che Lamezia sta attraversando ed ha puntualizzato: “A poco serve la retorica di chi parla di una città bistrattata dagli altri. Lamezia la facciamo noi, non gli altri. Arriverà l’alba, il momento del riscatto per Lamezia. Perché ciò avvenga ognuno deve fare la sua parte”. 

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