Discarica di Scala Coeli: l’ampliamento è un’offesa per i calabresi
2 min di letturaMentre nel mondo si diffonde la cultura della raccolta differenziata e del riuso della materia, la Regione Calabria sembra voler autorizzare l’ampliamento della discarica di Scala Coeli, un progetto fuori da tempo e dalla storia.La proposta messa in campo dalla “Bieco”, società che gestisce l’impianto, creerebbe una nuova discarica più grande addirittura di 12 volte rispetto a quella già esistente. Una proposta inaccettabile, in un contesto agricolo e ambientale, quello della Valle del Nicà, che rappresenta una delle tante bellezze delle nostra Regione. Nonostante la discarica sia situata in una zona di coltivazione di uliveti e vigneti, per il Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria non esisterebbe il pericolo che l’ampliamento della stessa possa sortire effetti negativi nella produzione di prodotti Dop e Igp presenti nella zona d’influenza della discarica.
Una valutazione superficiale e senza senso che non solo va in contrasto con l’articolo 51 della Legge Urbanistica regionale numero 29 del 2002, la quale vieta la realizzazione di discariche su terreni contigui con altri dove si praticano coltivazioni di prodotti agroalimentari certificati, ma cozza anche con il precedente parere dello stesso Dipartimento Agricoltura, che nella missiva del 2 Luglio 2018 (prot. 228877), inviata al Dipartimento Ambiente e Territorio affermava che “…dopo un’accurata analisi degli atti a disposizione non esistono i presupposti di fatto e le condizioni di ammissibilità per l’adozione del parere favorevole al progetto di ampliamento della discarica sita in Località Pipino presentata dalla società Bieco Srl”.
La Regione Calabria neghi l’autorizzazione per questa follia, altrimenti faremo di tutto per bloccare questo ulteriore ed ennesimo tentativo di calpestare trasformare la nostra bellissima terra in un cumulo d’immondizia per gl’interessi dei soliti pochi intimi.