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Lamezia, Gianturco: “Dopo San Biagio pensiamo alle altre fiere”

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LAMEZIA. L’ex consigliere comunale Mimmo Gianturco fa una riflessione sulla fiera di San Biagio svoltasi nei giorni scorsi e guarda già in prospettiva alle altre manifestazioni fieristiche cittadine.

Di seguito la nota:”Archiviata l’edizione 2019 Fiera di San Biagio è opportuno proporre alcune riflessioni che potrebbero tornare utili per migliorare e potenziare gli eventi fieristici in città. Bisogna riconoscere che, a parte l’incomprensione sull’utilizzo o meno delle attrezzature per cucina alimentate a GPL, criticità poi superata, questa edizione si è svolta senza particolari isterismi soprattutto in fase di rilascio delle autorizzazioni mentre nelle precedenti edizioni si assisteva ad urla e confusione generalizzata, più volte veniva richiesto l’intervento dei vigili urbani per consentire un corretto svolgimento delle operazioni di rilascio delle autorizzazioni. Diamo atto alla funzionaria delegata architetto Laura Abramo e alla responsabile dell’Ufficio commercio Rossella Ruberto di aver programmato e gestito tutta l’organizzazione in maniera impeccabile. Tuttavia, però, questo settore deve essere assolutamente valorizzato e potenziato. Ricordiamo che diversi sono gli eventi fieristici in Ccittà e servirebbe urgentemente una pianificazione uniforme con relativa programmazione redatta in tempi utili per consentire uno svolgimento adeguato all’importanza delle singole manifestazioni. Oltre alla fiera di San Biagio appena conclusa, in città si svolgono eventi fieristici di notevole impatto che aiutano lo sviluppo e consentono al Comune di incassare notevoli risorse economiche.

Vogliamo ricordare le quattro fiere che si svolgono in contemporanea ai festeggiamenti dei santi patroni: San Francesco di Paola in Sambiase e Sant’Eufemia, San Pietro e Sant’Antonio in Nicastro. È necessario, quindi, avviare fin da subito un tavolo di concertazione promosso dal Comune, con i soggetti privati interessati, al fine di sviluppare una proposta complessiva per uscire dalla improvvisazione che ha caratterizzato questo settore. È indispensabile inoltre ripristinare la Fieragricola, pensando ad una riconversione adeguata alle nuove frontiere della agricoltura legata allo sviluppo turistico. Certo siamo consapevoli dello scarso senso delle istituzioni e delle lacune che appartengono ad alcuni dirigenti comunali ma questo non ci deve impedire di pensare a migliorare gli importanti eventi fieristici che proiettano la nostra Città in contesti interregionali”.

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