Gianturco (Confintesa): “Sulla vertenza dei precari Sacal intervenga Gratteri”
3 min di letturaLAMEZIA. Mimmo Gianturco, segretario generale territoriale di Confintesa invoca l’intervento del giudice Nicola Gratteri in merito alla vertenza dei precari Sacal.
Di seguito la nota stampa: “A seguito della riunione sindacale svoltasi il 6 febbraio scorso presso la sede di Sacal, la società aeroportuale calabrese, unitamente alle organizzazioni sindacali CGIL e CISL, danno atto di aver raggiunto un’intesa per soddisfare al meglio le esigenze tecniche operative per i prossimi 2 anni facendo ricorso ai lavoratori stagionali non solo nei periodi estivi, ed a tal fine la Sacal GH si impegna a convocare tutti gli operatori OUA che hanno maturato un’anzianità con il primo anno di servizio tra il 2007 ed il 2011, con esclusione di 5 lavoratori, assumendoli per il lavoro stagionale relativamente agli anni 2019 e 2020.
La stipula dei contratti stagionali però, viene ad essere subordinata alla rinuncia da parte degli stessi, in “sede protetta“ nei locali di Confindustria, ad ogni altra azione e/o contestazione relativa a pretese connesse al presente accordo, senza alcuna chiarezza per i lavoratori e senza, peraltro, conoscere o sapere cosa verrà effettivamente imposto di firmare ai lavoratori in data 12 febbraio 2019 presso la sede di Confindustria, e senza, peraltro, l’assistenza dei sindacati effettivamente delegati a rappresentarli, che non sono né CGIL nè CISL. Purtroppo, la mancata libertà dal “bisogno”, inteso come necessità di sfamare le proprie famiglie gli impone di sottostare ad un accordo sindacale peggiorativo di un diritto già riconosciuto dal loro CCNL, cioè il diritto di precedenza rispetto ad altre assunzioni a tempo determinato. Sempre la mancata libertà dal “bisogno” li obbligherà a firmare rinunce di cui non comprendono e conoscono il contenuto, senza alcuna assistenza e rappresentanza effettiva sindacale.
È tristemente amaro per questi lavoratori, veder calpestati i loro diritti Costituzionalmente garanti da Sacal GH e Sacal SpA., peraltro, a prevalente partecipazione pubblica, soggetta a controllo Statale, quando con la loro attività dal 2007 hanno consentito alle società di poter assicurare l’ordinario e continuativo svolgimento del servizio aeroportuale (le loro, infatti, non sono mai state prestazioni stagionali o determinate da esigenze tecniche, produttive ed economiche eccezionali). In riferimento alla vicenda, abbiamo formalmente inviato un esposto conoscitivo dei fatti alla Procura della Repubblica di Catanzaro e a quella di Lamezia Terme, al Ministero dei Trasporti, Alla Direzione Generale per gli Aeroporti ed il Trasporto Aereo, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, all’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, alll’Autorità Nazionale Anticorruzione, alla Prefettura di Catanzaro, nonché alle Segreterie Nazionali e Regionali di GGIL e CISL, affinché, ognuno per le proprie competenze, impediscano condotte gravemente lesive della dignità umana, violative del CCNL di rifermento e della libera ed effettiva capacità e volontà di ognuno di autodeterminarsi”.