Taccuino di un allegro ubriacone, a Ormeggi Festival l’inedito Charles Bukowski
3 min di letturaLAMEZIA. Presentato a Ormeggi Festival Taccuino di un allegro ubriacone di Charles Bukowski, libro di inediti fresco di stampa per Guanda editore.
Una piccola casa editrice. Uno scrittore moderno, stile asciutto, senso profondo della frase, temi importanti, disperata ironia. Un “effetto Bukowski”: una frase sconcia, termini slang e poi, tutto a un tratto, un verso di incredibile poesia. Una dicotomia di sentimenti grazie ai quali il lettore si trova a leggere versi veri che mirano al cuore. Questi gli ingredienti che da adolescente hanno fatto innamorare Simona Viciani, direttore artistico del festival, di Charles Bukowski e in particolare di Post Office, dello stesso autore. Il libro che le ha “salpato” la vita.
Uno stile di vita e di scrittura, quelli di Bukowski, che saranno il marchio di fabbrica dell’autore e della sua doppia anima. Quella da uomo metodico che inizia a scrivere alle 18:00 di ogni giorno – ora in cui lui timbrava all’ufficio postale –, e che una volta posizionatosi di fronte alla sua macchina da scrivere cominciava furiosamente a elaborare e creare i suoi libri.
È così che in sole ventun notti ha realizzato proprio Post Office, basato su un’esperienza lavorativa di 12 anni e mezzo in un ufficio postale. Un essere metodico che niente aveva a che vedere, almeno in apparenza, con la vita diurna fatta di bevute, dormite fino a tardi e di ippodromo.
È con una serie di aneddoti personali che, durante la presentazione, siamo presi per mano e portati nella vita e nelle esperienze esistenziali del vecchio Hank e di Simona, sua voce italiana. Cruciale, per la traduttrice pavese, l’esperienza di vita in California, luogo che ha messo la Viciani ancor di più in connessione con lo scrittore statunitense.
Abitava infatti a poche miglia da Bukowski, che non riuscirà però a incontrare prima della morte. Conoscerà tuttavia un amico, Nik, e la moglie dello scrittore, Linda Lee. Caparbietà e amore per le opere di Charles porteranno Simona Viciani a diventarne la traduttrice ufficiale per l’Italia.
La seconda fitta giornata di Ormeggi Festival ci ha regalato però anche un’anteprima nazionale, quella di Taccuino di un allegro ubriacone (Guanda, 2019) di Charles Bukowski.
Un nuovo libro a 25 anni dalla sua scomparsa. Un taccuino che richiama la rubrica settimanale che lo stesso autore teneva su una rivista underground. Ma anche una matematica del respiro, come riporta il titolo originale, che spiega cosa fosse per lui la scrittura.
Oltre a racconti inediti sono presenti all’interno del testo articoli, interviste e recensioni sulle opere di altri scrittori, tra i quali anche Hemingway. Recensioni al vetriolo, come ci si aspetta da Bukowski, e non potrebbe essere altrimenti.
V.D.