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Lamezia, dichiarazione di Italo Reale sull’operato del sindaco Mascaro

3 min di lettura

Nota stampa di Italo Reale

LAMEZIA. Italo Reale riflette sulla situazione cittadina e l’operato della giunta guidata dal sindaco Paolo Mascaro, a fronte del provvedimento del Tar che ha annullato lo scioglimento del Comune di Lamezia Terme per infiltrazione mafiosa.

Comunicato stampa:

Ma cosa dice il sindaco Mascaro quando afferma che “il sole ed il sorriso sono tornati su Lamezia” grazie al provvedimento del Tar che ha annullato lo scioglimento.

Si riferisce forse alla disoccupazione diffusa,  al Tribunale che non riesce a smaltire né il penale né il civile, alla assenza di strutture di sostegno sociale, all’aerostazione per cui il 31 di maggio si rischia di perdere 25 milioni di euro, agli appalti che non sono stati fatti o alle strutture pubbliche che sono chiuse.

Non voglio che ci siano equivoci.

Non ho apprezzato lo scioglimento e spero che l’Avvocatura non impugni la sentenza del Tar che ritengo sia un giusto freno a una deriva del Ministero dell’Interno che applica, con una certa leggerezza, una legge che ha il carattere di eccezionalità poiché annulla il voto di tutti, anche degli onesti.

Debbo però ricordare che solo l’incapacità della terna commissariale hanno fatto dimenticare l’inefficienza della giunta Mascaro che:

  • Non aveva a acquisito un solo nuovo finanziamento rispetto alla giunta (molto criticata dagli elettori) Speranza.
  • Aveva bloccato i 30 milioni per Savutano (forse) per stabilire a chi appaltare la progettazione.
  • L’attività amministrativa era, ed è, in perenne crisi  anche per la carenza di figure dirigenziali.

Tutto questo mentre la giunta ricordava un autobus che fa salire e scendere i passeggeri stante la varietà e il numero di assessori che sono entrati e usciti.

Per ultima, ma non ultima, il sindaco Mascaro è responsabile dell’indagine che ha portato allo scioglimento perché le liste del centro destra avevano ospitato persone che, prima e dopo la loro elezione, erano compromessi con fatti di delinquenza (tra cui l’acquisto di voti) assolutamente riprovevoli.

Sarà stata leggerezza, incapacità, voglia di essere eletto a tutti i costi ma la realtà è che il centro destra aveva nuovamente ricreato le condizioni perché il Ministero degli Interni inviasse una nuova commissione d’accesso e anche dopo che questa era arrivata, il sindaco Mascaro non aveva ritenuto di richiedere a chi stava in consiglio comunale (e che con il suo comportamento aveva aperto le porte a questa situazione) le dimissioni.

Ripeto, spero che una “nuova grandinata” non colpisca Lamezia ma il sindaco Mascaro ripensi alle iniziative che ha assunto prima come capo politico del centro destra e poi come sindaco, faccia un po’ di autocritica  perché questa è la condizione necessaria per non allontanare tutti quelli disponibili a lavorare per Lamezia.

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