Sanità regionale, chiesta pari dignità per l’ospedale di Lamezia
2 min di letturaCATANZARO. Pari dignità, rispetto alle altre strutture sanitarie, per l’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia.
Incontro sulla sanità tra gli amministratori e i rappresentanti istituzionali dell’area centrale della Calabria. L’incontro si è tenuto alla Cittadella regionale tra il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, il presidente del consiglio comunale Salvatore De Biase, il consigliere regionale Tonino Scalzo, il delegato per le politiche sanitarie della Regione Calabria Franco Pacenza ed il dirigente generale del Dipartimento tutela della salute Antonio Belcastro.
Nell’incontro, si è esaminata in maniera approfondita la recente legge regionale che ha disposto l’integrazione dell’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio, dell’azienda ospedaliero-universitaria Mater Domini e del presidio ospedaliero Giovani Paolo II di Lamezia Terme.
In particolare, si è espressamente richiesta una particolare attenzione verso la struttura ed il territorio lametino in occasione della prossima stipula del protocollo di intesa e dell’atto aziendale che andranno inevitabilmente a riempire di contenuti il nuovo quadro derivante dalla citata legge regionale, sottolineandosi la necessità che il presidio ospedaliero Giovanni Paolo II abbia riconosciuta pari dignità rispetto agli altri soggetti giuridici integrati e che vengano in esso previste adeguate ed elevate specializzazioni nonché un miglioramento dell’offerta sanitaria ad oggi esistente.
I rappresentanti della Regione Calabria hanno riconosciuto ed evidenziato l’importanza strategica del presidio ospedaliero di Lamezia Terme rassicurando sulla necessità per l’intera sanità regionale che il medesimo, interrotta da qualche anno la fase di regressione che lo aveva interessato, possa oggi puntare ad un ampliamento dei servizi e delle offerte con adeguate specializzazioni ed eccellenze; si è altresì rassicurata la piena disponibilità ad una costante e continua concertazione tra le parti che possa consentire alla Regione Calabria di adeguatamente rappresentare e sostenere le ragioni e le rivendicazioni del territorio lametino in materia di sanità.