Parco Avventura Reventino: un progetto condiviso e sostenuto dal Comune di Platania
3 min di letturaLo sviluppo dei territori deve partire non solo dalle associazioni e dalle imprese sociali di settore ma da un’azione di cooperazione tra quest’ultime, le istituzioni e gli enti presenti nei contesti locali
È l’obiettivo avanzato e perseguito dalle realtà protagoniste del progetto ʽParco Avventura Reventinoʼ.
Un’idea progettuale che ha ʻtrovato dimoraʼ nel Comune di Platania (CZ), nella località Zingari, situata vicino al passo di Acquabona.
Mercoledì 27 marzo alle 17:00 nel parco letterario culturale ʻFelice Mastroianniʼ di Platania, verrà presentato il parco avventura, alla presenza del relatore Antonio Scaramuzzino, ATS parco avventura; di Michele Rizzo, sindaco di Platania; Felice Molinaro, sindaco di Serrastretta; Serafino Paola, sindaco di Conflenti; Angela Brigante, sindaco di Decollatura; Paolo Nicolazzo, presidente Pro Loco Platania; Francesco Vinci, dirigente IC Don Milani e Carmelo Perri, capofila ATS parco avventura.
La proposta di ʻcontaminareʼ i boschi del monte Reventino con un turismo ʽbioʼ, pensato per valorizzare e, allo stesso tempo, rispettare l’ambiente boschivo e le sue forme di vita, è partita da un gruppo di organizzazioni del terzo settore.
Una rete attiva e impegnata nel sociale e sui territori che resta aperta alle ulteriori collaborazioni che potrebbero crearsi in futuro.
Altrettanto importante, per questo progetto condiviso, è stato l’ausilio dell’ente pubblico che ha scelto di ospitare il parco: il Comune di Platania.
La proposta, infatti, è stata prontamente accolta e sostenuta dall’amministrazione comunale della città montana, che ha affidato agli enti ideatori del progetto, l’area forestale dove il parco è stato realizzato.
Un esempio di collaborazione – tra terzo settore e istituzioni – finalizzato alla riscoperta di un bene comune. Uno spazio verde, situato a circa 1000m di altitudine, che con il suo habitat salubre e benefico, ora potrà essere riscoperto da cittadini e cittadine dalle zone limitrofe e da tutta la Calabria.
Rendere un posto pubblico, come il bosco, ʻalla portata di tuttiʼ è stato certamente uno dei primi obiettivi delle realtà promotrici del Parco Reventino.
La foresta, infatti, grazie al parco avventura verrà vissuta in modo del tutto inedito per il territorio: attraverso la sperimentazione di attività sportive, ricreative e didattiche di molteplice tipologia. Si tratta di un’idea progettuale che riconosce una centralità della comunità locale che ospita il parco. Questa, infatti, oltre ad essere stata coinvolta nel progetto, riceverà i benefici dell’economia turistica che si attiverà attorno alla proposta comune.
Il Parco avventura punta a mettere in relazione la comunità locale con il settore turistico e, perché no, con i viaggiatori che percorrono e visitano ogni anno la penisola calabrese. La rivalutazione e il potenziamento dei beni comuni passa, dunque, per quel processo fluido e costante che è il movimento turistico. Su questo tema, ricordiamo che il 2017 era stato nominato dall’Onu come l’anno internazionale del turismo sostenibile. Da allora la Borsa Italiana del Turismo ha evidenziato una crescita del 9% della domanda di ecoturismo rispetto agli anni precedenti, mentre il sesto rapporto di Univerde ʽItaliani, turismo sostenibile e ecoturismoʼ ha rivelato che il 16% degli italiani dichiara di viaggiare solo per raggiungere mete di turismo sostenibile.
Il progetto del Parco Avventura Reventino è, altresì, portatore di una sfida: quella di rendere l’esperienza del parco una ricchezza sia per il viaggiatore che per il territorio ospitante, nella totale armonia con l’equilibrio ambientale, sociale e culturale del luogo.