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Parco Avventura Reventino: la comunità che vive il territorio

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Aprire un dialogo con la comunità locale e capire, in termini di partecipazione, il ruolo del territorio rispetto al progetto del parco”.

Questo il tema della presentazione ufficiale del ʽReventino Parco Avventuraʼ, avvenuta a Platania nel parco letterario ʻFelice Mastroianniʼ. Protagonisti del dibattito – moderato dalla giornalista Anna Colistra – il relatore Antonio Scaramuzzino referente di Inrete e Talìa impresa sociale; Carmine Perri referente dell’Ats Parco Avventura; il sindaco di Platania Michele Rizzo; il presidente della Pro Loco di Platania Paolo Nicolazzo; il sindaco di Conflenti Serafino Paola e il dirigente scolastico dell’IC Don Milani Francesco Vinci.

Ad aprire il tavolo di confronto tra le organizzazioni del terzo settore e le autorità politiche presenti il sindaco di Platania, che ha individuato una frase chiave come linea guida del dibattito: «Creare coordinamento tra i comuni, gli enti e le associazioni già attive sui territori». Ogni comune del Reventino, infatti, è caratterizzato da particolari ricchezze culturali e paesaggistiche, con un notevole potenziale turistico. Ad occuparsene, attualmente, sono diverse realtà locali, che si impegnano nell’organizzazione di eventi, percorsi, mostre e incontri per la promozione della storia e delle tradizioni di questi luoghi. Su questo tema si è agganciato l’intervento del presidente della Pro Loco di Platania, che ha preso come esempio positivo il ʻFestival delle Erranze e della Filoxeniaʼ, che la scorsa estate ha coinvolto tutta l’area del Reventino con un certo successo di pubblico. A presentare il progetto del parco avventura Antonio Scaramuzzino, che ha voluto sottolineare quanto l’idea principale dell’Ats del parco sia stata fin da subito quella di costruire imprenditoria sociale. Proprio in un’area che, da sempre, è considerata familiare ed è molto amata dai lametini: la montagna del Reventino.

L’intento è quello di creare una forte attrattiva che possa poi portare a un movimento “culturale ed economico”, per tutti i luoghi di interesse dell’area montana di riferimento. Protagonisti di questa valorizzazione e di questo sviluppo socioeconomico dovranno essere i giovani. In questo senso Antonio Scaramuzzino e Carmelo Perri hanno voluto esprimere la concreta e propositiva intenzione, da parte delle organizzazioni ideatrici del parco avventura, a incontrare e interagire con gli animatori territoriali del Reventino.  Sulla questione del coinvolgimento dei giovani è intervenuto il dirigente dell’IC Don Milani, ricordando l’apertura del suo istituto scolastico nei confronti delle diverse iniziative culturali promosse dal Comune di Platania, e promettendo la partecipazione dei suoi studenti all’esperienza del Reventino Parco Avventura. Ad inserirsi nel dibattito anche il sindaco di Conflenti che prospetta un’unione dei Comuni del Reventino, per facilitare l’interazione, non solo tra le istituzioni, ma anche tra gli enti stessi del terzo settore e dell’associazionismo. «Bisogna pensare al Reventino come una comunità unica e prefiggersi il superamento degli individualismi che in alcune occasioni purtroppo emergono». Questo l’invito che hanno rivolto le autorità politiche presenti, che mette in evidenza il considerevole potenziale di una nuova attrattiva turistica, come quella del parco avventura, totalmente aperta a una eventuale collaborazione con la comunità locale.

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