Catanzaro ricorda l’istituzione del consolato dell’arte della seta
3 min di letturaCatanzaro è pronta a ricordare, sabato 30 e domenica 31 marzo, l’istituzione del consolato dell’arte della seta che il 30 marzo 1519 l’imperatore Carlo V concesse alla città.
La manifestazione per celebrare questo 500° anniversario, denominata “Catanzaro e i magnifici consoli”, fortemente voluta dall’associazione di promozione turistico culturale “Cillene” ed organizzata con la collaborazione dalle associazioni “Catanzaro è la mia città”, “Gruppo storico Città di Catanzaro”, Cooperativa Artemide, vedrà lo svolgersi, a partire dalle ore 16 di sabato di sabato 30 marzo, presso la sala del consiglio della Provincia di Catanzaro, di un convegno su Carlo V ed il Consolato dell’arte della seta. Il convegno sarà moderato dal giornalista Francesco Vallone e, sarà relazionato da: archeologo Tommaso Scerbo, che parlerà su “lo sviluppo urbanistico alle origini della città in connessione all’economia della seta, letto attraverso la mappa del Gattoleo“; dott. Mario Mauro che impernierà il suo intervento su “Carlo V e l’istituzione del consolato dell’arte della seta di Catanzaro” e la dott.ssa Florinda Tortorici e Prof.ssa Maria De Stefano del Centro ricerca arte tessile che parleranno di “Copriletti e sacralita’, il valore oltre la funzione”
La manifestazione continuerà su corso Mazzini, a partire dalle ore 18.00, con un corteo storico e la rievocazione dell’arrivo degli statuti con la presenza di figuranti, musici, sbandieratori e militi del gruppo storico città di Catanzaro.
Dalle ore 20:30 alla Basilica dell’Immacolata si potrà assistere al concerto di musica vocale polifonica rinascimentale a cura dell’Ensemble vocale SeriChorum – Cantori della seta che concluderanno splendidamente la giornata in ricordo di questo particolare anniversario per la città capoluogo.
Nei giorni 30 e 31 saranno effettuate visite guidate dalle ore 9:30 con raduno davanti la fontana del cavatore nel centro storico della città e prevederanno due itinerari diversi.
Il primo toccherà i luoghi dove i vari contingenti militari che difendevano la città durante l’assedio del 1528 si posizionarono, mostrerà gli stemmi ed i motti che utilizzarono i comandanti, narrerà aneddoti e vicende poco conosciute e renderà testimonianza di una tenera storia d’amore a lieto fine.
Il secondo seguirà lo sviluppo urbanistico della città, partendo dalle origini e procedendo con lo sviluppo dell’economia cittadina, specie in relazione all’arte della seta, verrà svelato in questo itinerario che prende spunto da un’antica preziosissima mappa.
Il costo della visita sarà di cinque euro e per coloro che lo vorranno si potrà richiedere riproduzione dell’antica moneta catanzarese “Il carlino”.