A Crotone casi di povertà estrema, soprattutto nelle periferie
2 min di letturaL’appello di Caterina Villirillo, Presidente Libere Donne Crotone
A Crotone gli ultimi respirano in silenzio. Il loro dolore “vive” infatti nell’indifferenza quasi totale della città, e di istituzioni che troppe volte alzano le spalle e tirano avanti.
Forse perché ci pensano le associazioni a migliorare le condizioni di persone bisognose di quasi tutto il necessario per poter sopravvivere?
Casi di povertà estrema si trovano soprattutto nelle nostre periferie, dove a volte è difficile pure raggiungerli.
Ma per fortuna esistono associazioni che entrano nelle case dei poveri, quelli veri, e come il buon samaritano si fermano e vanno via soltanto dopo aver risolto gran parte dei problemi.
Fra di essi, anche la Chiesa Evangelica compie molte di queste opere in silenzio.
Ma non è più tempo di fare tutto da soli, è tempo di responsabilizzare di più le istituzioni, che troppo spesso purtroppo si lavano le mani, facendo solo il minimo indispensabile.
E non sempre.
È la storia di Bruno, di Rosario che vive da solo abbandonato in Contrada Cipolla, di Pasquale che vive mangiando tutti i giorni un panino da due anni, segnalato da un assistente sociale di una struttura. È il caso di Maria, e di tanti altri “invisibili” della nostra città.
Storie terribili, gente che dorme nei parchi al freddo anche con bambini nascosti per paura della reazione dei servizi sociali, e questo non giustifica nessuno.
Forse troppa indifferenza o superficialità, o forse solo smania di protagonismo ed azioni contro l’associazionismo che conosce a fondo il territorio?
I servizi sociali hanno molto probabilmente dimenticato che il terzo settore può essere un alleato e non un nemico, che esso non ha intenzione di sostituire nessuno, ma di sostenere la figura istituzionale, se solo si capisse quanto è importante la RETE e la cooperazione.
Perché è quando senti addosso la solitudine che le piaghe sociali quali alcool e droghe prendono il sopravvento, devastando molte vite, avvelenando ed uccidendo i nostri figli. Tutti i giorni.
Più umanità, è questa la parola chiave. Apre tutte le porte, anche quelle del cuore.