A Lamezia Terme Carmine Abate racconta Le rughe del sorriso
2 min di letturaAll’indomani della divulgazione della dozzina del Premio Strega, alla Libreria Tavella di Lamezia Terme Carmine Abate presenta la sua ultima fatica letteraria dal titolo Le rughe del sorriso, edita da Mondadori. A discutere con Abate la docente Carmela Dromì.
Riferimento all’ambito premio dovuto poiché in tanti alla vigilia prospettavano per il nuovo libro dello scrittore di Carfizzi l’ingresso negli ultimi dodici.
Carmine Abate, lungi dalle comuni retoriche che circondano il tema delicato delle migrazioni, compone una storia di scomparse, ritorni e rinascite, con tutta l’originalità che caratterizza lo scrittore calabrese.
Oltre i numeri, oltre la mera cronaca sempre uguale a se stessa, in Le rughe del sorriso Abate pone la lente sulle storie, quelle umane e tragiche, quelle più vere, con oggettività, ma senza perdere la delicatezza.
Il romanzo si impernia su diverse sfere narrative e differenti voci, oltre quella dell’enigimatica Sarah, la protagonista principale della storia. Attorno alla giovane migrante di origini somale giunta in un paesino della Calabria, gravitano, infatti, le storie della cognata Faaduma e del professore Antonio Cerasa.
Senza svelare troppo la trame di una opera dal finale sorprendente, l’autore della Collina del vento, Premio Campiello 2012, racconta l’immagine dalla quale tutto il romanzo è scaturito: il sorriso di una ragazza dinanzi alle violenze viste e subite; un sorriso che nasconde segreti tristi.
Le rughe del sorriso è un romanzo attuale, al centro della realtà del nostro tempo, ma allo stesso modo si rivela una storia senza tempo, con caratteri riscontrabili in ogni epoca.
Antonio Pagliuso