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A Rogliano la festa regionale dell’Unità organizzata dal Pd

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Il premier Matteo Renzi a Bologna alla chiusura della Festa nazionale dell'Unità edizione speciale per i 70 anni dalla fondazione al parco della Montagnola. Bologna, 3 maggio 2015.

Inizierà l’11 ottobre a Rogliano, in provincia di Cosenza, la festa regionale dell’Unità, che durerà tre giorni (fino al 13 ottobre) e si articolerà in una serie di incontri, dibattiti ed eventi culturali che intrecceranno le tematiche di più stringente attualità regionale e nazionale ai grandi temi del lavoro, delle nuove generazioni e della promozione delle pari opportunità.

Il villaggio della festa si animerà grazie ai volontari del Pd con spazi dibattito e luoghi riservati agli eventi culturali,  stand dedicati alle produzioni locali e punti ristoro.
“Sarà un importante momento di confronto e soprattutto di approfondimento e discussione sui temi che toccano la quotidianità dei calabresi – hanno affermato Giovanni Puccio, responsabile organizzativo del Pd Calabria, e Luigi Guglielmelli, segretario della federazione Pd di Cosenza – Il nostro intento è quello di dare forza e vigore al partito, irrobustire la capacità di iniziativa politica sui territori e rilanciare l’impegno dentro alle istituzioni che guidiamo in Calabria.

In primo piano, inoltre, ci sarà la discussione sul futuro del partito e sull’urgenza di mettere in campo un nuovo modello di forza progressista: la sconfitta del 4 marzo merita uno spazio di approfondimento e di confronto che non mancherà nella tre giorni di Rogliano e che intendiamo affrontare dando voce a tutte le articolazioni del partito, istituzionali e dirigenti.

Ecco perché anche quest’anno, così come nelle altre edizioni, non mancherà uno spazio esclusivo dedicato alla nostra comunità di base e al segretario di federazione e di circolo.

L’appuntamento con la festa dell’Unità è un momento irripetibile di confronto e di condivisione per il partito e di apertura all’esterno, che assume un valore ancora più stringente in questo periodo storico dominato da forze sovraniste e demagogiche e interroga le nostre coscienze sull’urgenza di mettere in campo una risposta politica adeguata, moderna nella selezione dei temi e nell’organizzazione”.

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