Accadeva oggi: l’1 giugno 1970 moriva Giuseppe Ungaretti
2 min di letturaA cinquant’anni dalla sua morte, ricordiamo uno dei più grandi poeti del Novecento, un poeta di trincea, come egli stesso si definiva, che irruppe nel panorama letterario con uno stile inedito e rivoluzionario, Giuseppe Ungaretti
Anche il presidente Mattarella ha rivolto parole di sentito apprezzamento per uno degli uomini più importanti della letteratura italiana, ricordando con malinconia le letture dell’Odissea che nel ’68 Ungaretti declamava in TV, proponendo uno spettacolo televisivo di alto livello culturale.
Amico del nostro compaesano Franco Costabile, poeta anch’egli, ne apprezzerà lo stile e ne condividerà i quesiti posti sul male di vivere, uno dei moti propulsori dei grandi artisti e delle loro produzioni letterarie.
A lui dedicherà delle rime che saranno riportate prima sul ricordino di morte di Costabile e poi sulla sua lapide:
“Con questo cuore troppo cantastorie”
dicevi ponendo una rosa nel bicchiere
e la rosa s’è spenta a poco a poco
come il tuo cuore, si è spenta per cantare
una storia tragica per sempre
Una forza, quella della poesia ungarettiana, sempre attuale che fa breccia nei sentimenti più profondi e che lo rende uno dei poeti più apprezzati di sempre.
Felicia Villella