Acherontia, il film horror di Francesco De Fazio
2 min di letturaAl via le riprese in Calabria di “Acherontia”, il film horror del lametino Francesco De Fazio.
Dal 6 al 26 marzo la Calabria diventerà un po’ horror. Questa volta però non sarà l’ennesima notizia da cronaca nera ad avere risalto ma il film Acherontia che, il regista lametino Francesco De Fazio, ha girato e ambientato in storici e suggestivi luoghi della regione.
Nel 2008 il suo primo lungometraggio dal titolo “C’era una volta il Sud”, ebbe come sfondo il comprensorio lametino.
Il suo secondo film è invece girato fra le bellezze storiche, archeologiche e naturali di Cleto, dell’ Abbazia di Corazzo e di Camigliatello.
La trama del film appare molto travolgente, capace di tenere tutti col fiato sospeso fino alla fine per scoprire i misteri di Acherontia, un paesino ricco di leggende e strani accadimenti.
Tutto inizia con la sparizione di una giovane donna, Alice, recatasi in questo incantevole paesino per elaborare sua tesi di laurea. L’ispettore Moretti contatta Helen, la sorella gemella della ragazza scomparsa, che si precipita ad Acherontia ma il paese le appare, da subito, una cittadina piena di segreti e misteri.
Inizia così, parallelamente alla polizia, ad indagare su questa strana scomparsa tra l’apparente ostilità dei paesani di Acherontia che, col dipanarsi della storia, si rivelerà essere piuttosto paura per qualcosa di molto oscuro.
Tra le leggende di paese emergono spaventose storie di vampiri e, ben presto, Helen si troverà a combattere contro il vampiro Jorgu affiancata dall’ispettore Moretti, da un prete, da un cacciatore di vampiri e da un’anziana “guaritrice” del paese. Obiettivo finale è l’ uccisione del vampiro per liberare la sorella e, con lei, l’intero paese.
Un cast di livello, selezionato con cura dal regista, darà vita ai personaggi di questo horror ambientato nelle atmosfere suggestive di una Calabria in versione mistery.
Francesco De Fazio, nonostante la giovane età, annovera fra le sue esperienze, numerose collaborazioni con registi nazionali e internazionali: il conterraneo Carlo Carlei nella realizzazione del film “Il giudice meschino” per la RAI; Michele Soavi in “L’ultima pallottola” e “Ultimo 3” per MEDIASET; il regista Carl Rolla per la realizzazione del film “Der Todesangen” per la TV tedesca.
Soavi, Dario Argento e Mario Bava, rappresentano in particolare i modelli a cui il giovane regista si è sempre ispirato.
Valeria Folino