Addio a Gioacchino Lena, geoarcheologo profondo conoscitore della Calabria
3 min di letturaAveva 79 anni, geologo e geoarcheologo, autore di lavori fondamentali per la Geoarcheologia della Calabria, la cartografia antica e la geomorfologia applicata.
È morto improvvisamente a Bologna, dove era ricoverato per alcuni problemi, il Prof. Gioacchino Lena, 79 anni, siracusano, calabrese d’adozione, figura di spicco nel mondo della Geologia e della Geoarcheologia. Nel 2019 aveva organizzato il Convegno “La vie di comunicazione nell’Antichità” presso il Parco Regionale dell’Appia Antica. Referente Nazionale per la Geoarcheologia per la SIGEA, aveva ricevuto, a fine agosto 2020, il premio SIGEA per la “Salvaguardia della qualità dell’ambiente naturale e antropizzato e la gestione responsabile del territorio e delle sue risorse”.
“Siamo sconvolti da questa notizia. Mancherà a tutti Gioacchino, un amico prima che un professionista. Un uomo umile, personalità poliedrica di un sapere sconfinato e sempre affamato di novità. Proprio pochi giorni fa, l’8 dicembre, usciva il suo ultimo lavoro “Viaggio Geoarcheologico attraverso la Calabria”, quasi come se avesse voluto regalarci il suo ultimo saluto. Anche se l’ho conosciuto pochi anni fa, è stato come se lo conoscessi da una vita. Non dimenticherò mai le sue parole, quando ci incontrammo la prima volta: tu, mi ricordi me da giovane, la stessa voglia e forza di sapere – afferma nel suo ricordo l’archeologo e il Vice Presidente di SIGEA Calabria Davide Mastroianni”.
Gioacchino Lena era iscritto all’Ordine dei Geologi della Calabria dal 1976 al n. 49. È stato incaricato di ricerca presso il CNR-IRPI dal 1972 al 1979 e dal 1999 al 2002. Ha collaborato come esperto esterno con il Dipartimento di Ecologia dell’Università della Calabria e poi con il Dipartimento di Archeologia e delle Arti della stessa Università. Dal 2002 al 2009 è stato docente a contratto di “Geologia applicata alla ricerca archeologica” presso l’Università della Tuscia di Viterbo. Come professionista ha firmato diversi PRG come quello di Acri, Montalto Uffugo, Fiumefreddo Bruzio, Piani di recupero di centri storici come Acri e Mottafollone e altre attività inerenti alla professione di geologo.
Con questa qualifica ha fatto parte delle missioni archeologiche italiane a Cartagine (Tunisia) e Champlieu (Francia). Era membro del Consiglio Direttivo nazionale di SIGEA, coordinatore dell’area tematica SIGEA “Geoarcheologia”, è stato presidente della Commissione “corsi e convegni” della stessa associazione, componente del Consiglio Scientifico e membro del comitato di redazione della Rivista “Geologia dell’Ambiente” e condirettore della rivista “Stratigrafie del Paesaggio”. È stato Presidente dell’Istituto per gli Studi Storici di Cosenza, Presidente regionale dell’AIIG (Associazione Italiana Insegnanti di Geografia) e componente di alcune commissioni nell’Ordine dei Geologi della Calabria (Comitato d’indirizzo, Sviluppo dell’attività professionale, Organizzazione di eventi, Comitato scientifico di “Geologi Calabria”).