Adele è l’angelo delle donne di Lamezia
2 min di letturaLAMEZIA. Sono stati Rosario e Vincenzo Bruno, papà e fratello di Adele, a scoprire la panchina rossa all’ingresso del Mulino a lei dedicato.
Una panchina rossa per ribadire ancora una volta che l’amore, quello vero, non uccide; per dire ‘no’ alla violenza di genere.
Quella violenza che esattamente dieci anni fa ha spezzato la vita di Adele Bruno qualche ora prima del suo 27mo compleanno.
A voler ricordare la prima vittima lametina di femmicinidio uccisa dal suo stesso fidanzato è stata quest’oggi l’associazione”Per te” guidata da Francesco De Fazio.
Ad affiancarlo la vicepresidente Katya Nero con i volontari del sodalizio.
All’iniziativa hanno partecipato il vicesindaco Antonello Bevilacqua e le assessore Luisa Vaccaro e Teresa Bambara.
Presente anche una rappresentanza della scuola del quartiere e il parroco don Giuseppe Critelli.
A dare il loro contributo con i loro interventi anche il maresciallo dei carabinieri Mara De Waure e il vice commissario Gaetana Ventriglia.
Nelle parole di tutti tanta commozione, e tante lacrime trattenute a fatica.
Negli occhi di tutti la compostezza e la dignità della famiglia Bruno che da dieci anni vive un dolore indicibile e inconsolabile.
Molto mirati anche gli interventi degli avvocati dell’associazione Matteo Folino e Laura Gigliotti che hanno esortato a fronteggiare ogni forma di abuso e violenza, anche perché la legge tutela chi denuncia il proprio aguzzino.
Particolarmente toccante il ricordo della terribile notte dell’omicidio rammentato dal vicecommissario Ventriglia che ha affermato: “Adele è l’angelo per le donne lametine”.