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#ADOTTAUBIDONA! La nuova protesta di Serrao (I Quartieri) contro l’assessore Cavallaro

4 min di lettura

Serrao (I Quartieri): “L’ultima trovata normativa dell’assessore Cavallaro è una fucilata in faccia ai cittadini catanzaresi”

CATANZARO. Alfredo Serrao, presidente dell’associazione “I quartieri” di Catanzaro, interviene sulla recente normativa firmata dall’assessore Cavallaro. “E’ la negazione assoluta, per un vezzo di sufficienza di una “regalità” taroccata, di ogni impegno politico-programmatico che aveva promesso il sindaco Abramo: NO AUMENTO DELLA TASSAZIONE SUI CITTADINI. E’ la scintilla di una protesta civile della città contro quest’Amministrazione, il cui cerino è e resta nelle mani di Cavallaro, un amministratore politicamente irresponsabile del risultato ottenuto e di quanto si addensa all’orizzonte.

E’ la violazione subdola, che considera il popolo bue, di ogni buona norma riconosciuta, che non attua sul piano della legittimità l’applicazione di una tassa su un’altra tassa!

Questo il sindaco Sergio Abramo ci auguriamo lo sappia, tanto da non dover rifare a ritroso il cammino e procedere in ‘Abramotutela’ alla revoca del provvedimento, dal quale ne conseguirebbe – come è giusto che sia – il ritiro immediato della delega a Cavallaro e la sua rimozione istantanea dalla giunta comunale.

In tutta questa forma di repressione incivile, ostinata, sorda, inospitale dell’assessore Cavallaro, la cui leggiadria amministrativa impacciata è sinonimo di insensibilità politica e di presunzione normativa – ci sono voluti otto mesi per il parto prematuro (sic!) – cosa resta ai cittadini catanzaresi in termini di difesa?

Molto poco pensiamo, fatto salvo chiedere la rimozione del virus politico Cavallaro. Oppure in termini di provocazione – non chiamateci razzisti perché non lo siamo – abbandonare i carrellati alla deriva, facendo sì che tornino sulla spiaggia catanzarese sui gommoni, tanto da dare loro, nel rispetto del regolamento di Dublino, la titolarità “di rifugiati” e l’opzione dell’adozione civica: #adottaubidona!

La goliardia è l’unica arma legale che a noi resta. Ma non possiamo sempre ragionare in termini goliardici, quando passa un messaggio che domani ci porterà a pagare probabilmente anche la “tassa” sul contatore dell’acqua, nonostante già si paghi il consumo idrico onnicomprensivo di altri servizi.

La stessa cosa avviene oggi con la TOSAP che tassa la TARI, su una raccolta differenziata (porta a porta) che usufruisce di un finanziamento regionale che non scomputa gli elementi che formano la tassazione.

Su questo criterio attuato da Cavallaro, della presunta tolleranza zero, allora ci aspettiamo la stessa repressione su una città – che non controlla – su occupazioni abusive del suolo pubblico per fioriere, vasi e quant’altro e, per non dimenticare di tutti gli ambulanti (alcuni abusivi) che occupano con merce e derrate alimentari, strade, vicoli, piazze ed ogni spazio disponibile, sorvolando sui rischi sanitari.

Ma questo avverrà mai? O forse cambia il rapporto e la restituzione elettorale? Quindi siamo condannati a subire il ‘ricatto’ amministrativo dell’assessore Cavallaro e poi vedere e sopportare lo scempio per la città. Una specie di bancarella all’aperto, le cui più belle cartoline le troviamo ad ogni angolo, inclusi gli ingressi degli ospedali, quelli vocati a diventare la più grande ed importante azienda ospedaliera calabrese (?) Come si comporterà in futuro l’Amministrazione comunale – lo sceriffo Cavallaro – con il posizionamento delle compostiere, tasseremo anche quelle?

Bene se è così, ci adegueremo senza rassegnazione. Però qualche altra domanda la lasciamo in evidenza sull’agenda politica cittadina: Cavallaro pensa che la repressione senza dialogo, senza controlli a monte, sia una misura sostenibile? E ancora, è pensabile che le istituzioni cittadine siano diventate patrimonio ‘esclusivo’ di una componente politica – Officine del Sud – e del suo assessore? O peggio ancora, qual è la formula di mediazione civile e politica che attiene al Consiglio Comunale?

E se c’è ancora, considerata l’approvazione al buio dello stesso Consiglio Comunale, della delibera Cavallaro – fatto aberrante – è stata questa – la rappresentanza civica e civile – espropriata dai paladini della legalità trasparente della meccanica catanzarese?

Tutto questo lo vedremo, lo vedranno i cittadini in altre circostanze, in altre location ed in altre opzioni amministrative che stanno germogliando, dove, forse (?) quella trasparenza sarà un vincolo non superabile…”.

Redazione

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