Aia e Miur portano la cultura arbitrale a scuola
2 min di letturaI fischietti lametini negli istituti a promuovere lo sport che forgia il carattere
L’arbitraggio come vera e propria cultura, da diffondere nelle scuole. Una disciplina sportiva che forma principalmente come uomini quei ragazzi che vanno sui campi di calcio a dirigere una partita e che per far rispettare le regole del gioco, nonché prevenire eccessi di agonismo, tirano fuori il meglio della loro personalità. Quella personalità che migliorano di partita in partita, per un celere raggiungimento della maturità caratteriale.
Di ciò ne è consapevole il Miur, che negli anni scorsi ha sottoscritto con l’Aia – Figc un protocollo d’intesa, che sta permettendo una divulgazione dell’attività arbitrale per le scuole, appunto perché altamente formativa per gli studenti.
E anche la città di Lamezia Terme sta rispondendo bene, grazie alla sensibilità e disponibilità delle dirigenti Rossana Costantino per l’Ipssar “L. Einaudi”, Patrizia Costanzo per l’Istituto Tecnico per Geometri e Simona Blandino per l’Ite “De Fazio”.
Il Presidente della locale Sezione arbitri, Gianfranco Pujia, alla guida di un nutrito gruppo di colleghi, nei suddetti Istituti, ha incontrato oltre 700 studenti insieme ai loro insegnanti con lo scopo di promuovere una sana cultura sportiva, fondata sul rispetto delle regole e degli avversari, sul ripudio della violenza e nella consapevolezza che, l’attività arbitrale, aiuta alla propria crescita interiore, ad aumentare l’autostima e ad acquisire maggior sicurezza anche nell’affrontare gli eventi della vita quotidiana.
Diversi gli interventi dei giovani arbitri coinvolti (alcuni dei quali impegnati sui campi di calcio a livello nazionale) che hanno portato la loro personale esperienza e hanno chiarito che l’inizio potrebbe essere dettato dall’interesse ad entrare gratuitamente in tutti gli stadi d’Italia con la tessera d’arbitro o dal rimborso spese per le gare dirette ma, con il tempo, si impara ad apprezzare i veri aspetti positivi dell’arbitraggio: una sana attività fisica, conoscenza di arbitri e sportivi in genere di ogni età, capacità di relazionarsi, rapidità decisionale, autonomia di giudizio, coerenza, concentrazione e fiducia in sé.
Gli incontri sono stati seguiti con notevole interesse dai partecipanti che hanno rivolto numerose domande ai relatori e molte sono state le iscrizioni al corso arbitri di prossima apertura.