Allerta consumi e posti di lavoro. La Fisascat Cisl preme sul governo
2 min di lettura«Il governo trovi forme di tutela»
«Se i contagi calano non diminuiscono le difficoltà per le imprese. Ecco perché il governo deve ragionare su nuove forme di sostegno e ammortizzatori sociali, onde evitare che la crisi economica peggiori sempre di più».
Fortunato Lo Papa, segretario Fisascat Cisl Calabria, interviene sui rincari di gas ed energia, oltre che su tutta la filiera alimentare e non solo, che stanno raschiando il fondo dei risparmi degli imprenditori e rendendo sempre più vuoti i luoghi del commercio, del terziario e del turismo.
«Se gli aumenti in bolletta sono arrivati in alcuni casi anche al 150 per cento – afferma Lo Papa – i fatturati sono, invece, scesi del quaranta. È calato a picco il potere d’acquisto delle famiglie che per potere pagare luce e gas, rinunciano alle uscite, alle cene fuori, agli acquisti, ai week end o alle giornate in località turistiche».
«Tutto questo ha delle gravi ripercussioni dopo mesi di chiusure e di un lockdown che non è arrivato come dpcm ma nelle pratica, visto che la moltiplicazione dei contagi legati alla variante Omicron ha costretto di fatto diverse attività ad abbassare le saracinesche», nota ancora il segretario.
«Si parla di ripresa, di dignità di lavoro, di interventi sul precariato ma i consumi si stanno paralizzando e tutto questo ha un impatto enorme che sarà difficile recuperare nel tempo e che potrebbe portare ad una morsa anche del turismo stagionale. Di fronte, infatti, ad un indotto ridotto – aggiunge – potrebbero diminuire le assunzioni delle figure professionali, dal baristi, ai camerieri, ai vari addetti alla ristorazione e così via», commenta il segretario.
«C’è bisogno di concertazione, di valutazioni e programmazioni di sostegni e interventi al passo con i tempi che stiamo vivendo. Altrimenti la sofferenza economica in corso – conclude – potrebbe diventare la punta di un iceberg di un vero e proprio tracollo del settore commerciale, turistico e terziario».