Alluvione Lamezia: il fallimento dell’amministrazione Mascaro e l’emergenza abitativa
3 min di letturaCritica all’inefficienza dell’amministrazione comunale di Lamezia dopo l’alluvione: necessaria una risposta tempestiva e misure preventive efficaci
Comunicato Stampa
Un territorio in ginocchio è quello che sta emergendo dopo l’alluvione che ha colpito in particolare la città della Piana di Sant’Eufemia, dove si registrano molti danni, come è stato accertato in queste ore drammatiche: aziende agricole e industriali, abitazioni, strade e ponti distrutti per svariati milioni di euro.
I rapporti delle autorità di protezione civile documentano le gravi condizioni di molte imprese che svolgono la loro attività nell’area industriale e nelle zone limitrofe.
La città è stata sottoposta all’ennesima prova di inefficienza, soprattutto per quanto riguarda la capacità di risposta delle opere di urbanizzazione: sottopassi inondati, manto stradale divelto con estrema facilità, marciapiedi liquefatti dalla forza d’urto dell’acqua.
I pozzetti otturati della rete di raccolta delle acque reflue e gli alvei dei torrenti che attraversano il tessuto urbano ci parlano di una amministrazione non in grado di garantire la benché minima cura e attenzione.
Ancora di più oggi, la città non può sopportare l’amministrazione Mascaro, in grado soltanto di organizzare propaganda elettorale con un elenco di opere non rispondenti alle reali necessità primarie di messa in sicurezza e di vivibilità del territorio.
Ed è grave che dal momento della segnalazione dell’allerta meteo (avvenuta alle 23,31 del 20 ottobre 2024), il comune di Lamezia abbia fatto registrare un colpevole ritardo nell’attuazione delle conseguenti azioni relative alla allerta meteo “rosso”, livello 3, e nel mettere in atto le misure previste dalla pianificazione comunale d’emergenza.
Appare anche tardiva l’ordinanza n. 59 del sindaco Mascaro, che in qualità del ufficiale di Governo avrebbe potuto, “in tempo di pace” – come si dice in gergo tecnico – e al fine di prevenire gravi pericoli per l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana, ingiungere concrete azioni di intervento preventivo al Consorzio di bonifica e all’Agenzia aree industriali Calabria – anche relativamente ai canali interni al tessuto industriale – ed attivare autonomi interventi all’interno del centro abitato.
In poche parole, a fronte di questa emergenza il capo dell’Amministrazione comunale non si è mosso per meglio fronteggiare quanto stava accadendo, tenendo peraltro conto che non è la prima volta che accadono tali dannosi eventi atmosferici. A giudizio del Partito Democratico la macchina di allerta della Protezione civile in capo al sindaco si è mossa con estrema lentezza.
E certamente ancora prima si sarebbe dovuto provvedere a fare una ricognizione diretta per ingiungere la pulizia di tutti i canali senza aspettare il sopraggiungere dell’evento atmosferico, perlomeno per mitigare i danni.
Ora si fa solo la conta dei danni perché ci sono tante aziende che hanno perso attrezzature, depositi e uffici, ma anche tanti cittadini che si sono viste invadere dall’acqua le loro abitazioni e perdere i loro indispensabili automezzi.
Gennarino Masi
Segretario Cittadino a PD Lamezia