Amalia Bruni: nessun passo in avanti per la sanità in Calabria
3 min di lettura“Nessun passo in avanti, solo indietro, nessun contributo da Azienda Zero, il servizio del 118 demedicalizzato nella maggior parte dei casi o addirittura chiuso nei giorni di Pasqua come è accaduto a Tiriolo. Inaccettabile”
Comunicato Stampa
Bisogna essere onesti e ammettere l’evidenza, per la Sanità in Calabria nessun passo in avanti, e nemmeno di lato, solo passi indietro.
Questo è il bilancio di una gestione senza programmazione e priva di strategia che ci sta conducendo abbastanza rapidamente a un punto di non ritorno. Gli ultimi avvenimenti dimostrano l’assoluta inadeguatezza delle scelte compite finora dal Presidente Occhiuto che, come primo atto, dopo la sua elezione, ha preteso e ottenuto il ruolo di Commissario ad Acta.
Emblematica la vicenda sulle procedure di reclutamento del personale per l’area dell’emergenza: proprio per prolungata inattività di azienda zero, con un DCA (n.25/2023) si affidano le competenze per conto di tutte le aziende del servizio sanitario calabrese, tutto ciò per fare presto, All’Asp di Catanzaro, ora a distanza di mesi e senza sapere cosa è stato attivato in termini di procedure, pare si stia cambiando rotta.
Quello che è accaduto durante le festività di Pasqua è inimmaginabile per una società civile, sul territorio Lamezia, Maida, Falerna, le ambulanze del 118 hanno viaggiato per il 70 per cento dei turni senza medico a bordo mentre a Tiriolo gli operatori sono stati trasferiti in altre postazioni sguarnendo in tal modo un presidio sanitario che svolge un ruolo importantissimo nell’area centrale della Calabria che serve una fascia assai ampia della popolazione.
E questo sta accadendo sempre più frequentemente in tutta la Calabria perché non si è voluto affrontare una questione di grave emergenza con mezzi e risposte adeguati. Ma visto che al peggio non c’è mai fine dobbiamo aspettarci ulteriori problemi come quello della mancanza anche di autisti che rischia di fermare definitivamente le ambulanze del servizio emergenza urgenza, per cui tra breve, i cittadini non avranno più nemmeno la possibilità di essere trasportati all’ospedale di riferimento in caso di problemi.
La carenza di autisti, oltre quella dei medici, rischia di mettere in ginocchio definitivamente il 118 in tutta la provincia di Catanzaro ma il Commissario continua a far finta di niente e i sindaci del territorio sono sempre più preoccupati perché l’unica cosa che sentono in arrivo è quella di nuovi tagli anche se non si capisce che cosa ci sia più da tagliare in un servizio che praticamente non esiste più visto che è senza copertura medica in buona parte della regione.
I cittadini meritano rispetto e il rispetto lo si offre dando risposte concrete e soluzioni efficaci ai problemi. Non solo i soliti annunci che si perdono sistematicamente nel vuoto.
Lo scrive in una nota Amalia Bruni, Vice Presidente della Commissione Sanità, Gruppo Partito Democratico.