Ambasciata culturale: Aiello Calabro incontra Tropea
4 min di letturaÈ decisamente iniziata una nuova stagione culturale in Calabria, una stagione improntata al tema del dialogo condiviso
Tropea è stata la prima tappa delle ambascerie culturali che il Comune di Aiello Calabro ha deciso di intraprendere per lanciare la propria comunità in un panorama più ampio e determinare una nuova stagione di relazioni.
L’Amministrazione Comunale di Aiello Calabro, infatti, guidata dal sindaco Luca Lepore, si è recata a Tropea il 4 gennaio per un incontro ufficiale con il sindaco Giovanni Macrì per suggellare un’amicizia tra i borghi che possa portare un segnale importante alle persone.
L’evento è un monito ai calabresi a intraprendere un medesimo “pellegrinaggio” nei luoghi di Calabria, per conoscerli, per conoscere cos’è questa terra e quali ricchezze anche umane possiede.
«Quando ho fatto il mio ingresso al Comune, pioveva nelle stanze – racconta il sindaco Macrì, spiegando le strategie messe in atto per trasformare radicalmente la situazione in poco tempo. – Oggi raccogliamo i frutti di un lavoro continuo, di una scommessa vinta a partire dal riconoscimento di Tropea “Borgo dei Borghi 2021” e l’ingresso nel circuito dei borghi più belli d’Italia. Non bisogna avere paura di prendere spunto dagli altri, perché è quello che ho fatto io con le luminarie, per esempio. Un buon amministratore fa il meglio che può ed è un impegno totale. Tropea era un diamante grezzo che andava ripulito e così ha dimostrato di poter arrivare ai numeri che abbiamo dimostrato di avere».
Il colloquio tra il sindaco Lepore e il sindaco Macrì è stato suggellato dallo scambio dei prodotti che rappresentano le produzioni tipiche del territorio di Aiello e del Calendario di Tropea, un prodotto culturale di pregio che è arrivato alla sua terza edizione, sotto gli occhi delle telecamere del team BA17 che ha caldeggiato l’incontro, lo ha accompagnato e documentato. Protagonisti della scena artistica in Calabria, sanciscono così anche loro un ruolo essenziale degli operatori della cultura: la possibilità di favorire, aiutare e incrementare scambi e dialoghi, insistendo sulla necessità di attraversare i borghi di Calabria, di farli conoscere e realizzare concreti scambi umani.
«Da quando abbiamo affidato il nostro Teatro Comunale nelle mani della Compagnia Teatrale BA17 e del direttore artistico Angelica Artemisia Pedatella – chiosa il vicesindaco di Aiello Calabro Olga Terranova – abbiamo compreso la novità che questi artisti ci portavano non soltanto dal punto di vista della qualità degli spettacoli, ma dal punto di vista umano e delle relazioni culturali, che sono un punto fermo di questo gruppo che abbiamo il piacere di avere con noi».
La presenza del team BA17 su Tropea è lunga ormai un anno, con diverse attività svolte e l’incontro con le associazioni e la Proloco locale che hanno dato vita a diverse collaborazioni. Ad accompagnare poi un gruppo di cinquanta visitatori che da Aiello è giunto a Tropea insieme all’Amministrazione ci ha pensato lo storico e archeologo Dario Godano, presidente dell’associazione Libertas, che nei mesi scorsi è stato protagonista della serata dedicata all’archeologia del Festival “Poeti della Terra” realizzato proprio ad Aiello Calabro. Gli artisti hanno dunque preceduto l’incontro amministrativo e, come in un nuovo Rinascimento, lo hanno suggellato con l’esplorazione artistica della città, resa magnifica dalle luminarie volute fortemente da Macrì, che hanno regalato una Tropea da record durante le festività. «Aiello è un borgo rinascimentale che possiede qualità grandi e l’esempio di Tropea è per noi uno stimolo a crescere, perché anche questo borgo bellissimo possa essere conosciuto. Siamo certi che per il ruolo internazionale che ormai possiede, Tropea non possa che fare bene a tutti se ognuno di noi amministratori ha l’umiltà di seguire l’esempio giusto e aiutare così le proprie comunità a crescere e a dialogare. Abbiamo una montagna splendida e un borgo pulitissimo, come quello di Tropea, condividiamo gli stessi valori. Sono quelli che ci devono unire».
A fine percorso il gruppo è stato accolto nei locali del ristorante “Quei bravi ragazzi” di Tropea, dove è stato possibile degustare prodotti di qualità in un’atmosfera che ha lasciato tutti entusiasti. Il messaggio è chiaro: ciò che cerchiamo lontano da casa, a volte è proprio dietro l’angolo. È ora che questo messaggio viaggi con più forza in Calabria.