Ammendola (LBC): Degrado a Sant’Eufemia, si riunisca tavolo tecnico
2 min di letturaChe degrado e incuria spopolino a Sant’Eufemia non è una novità
Comunicato Stampa
Fin dal giugno 1976 con l’inaugurazione dello scalo aeroportuale lametino e ancor prima con la bonifica della palude dove oggi sorge la stazione ferroviaria i problemi non sono mai mancati.
Ormai da tempo il quartiere è diventato un dormitorio. A questo si aggiunge la scarsa interconnessione tra aeroporto, stazione ferroviaria e autostrada i cui collegamenti, è proprio il caso di dirlo, stentano a “decollare”.
A questi vanno aggiunti i finanziamenti pubblici e non, persi o mal utilizzati per l’ammodernamento di stazione e aeroporto, o come la non trasformazione dell’ex Zuccherificio in hub per pullman, treni e parcheggi.
La porta della città inoltre è sporca, con l’erba alta e piena di altre mille criticità, dove l’ordinario diventa straordinario e in cui i cittadini residenti vivono questa situazione con un mix di rabbia e rassegnazione.
Valorizzare Sant’Eufemia e renderla viva deve essere un must che l’attuale amministrazione comunale, e non solo l’attuale, deve avere come punto cardine negli ultimi anni di mandato.
Dove è finito inoltre il milione di euro già stanziato per un opera come la S.Eufemia-Mare? Che doveva essere completata con pista ciclabile, pista pedonale e illuminazione e invece è abbandonata.
Infine i due lungomari fiori all’occhiello al tempo dell’inaugurazione e adesso con i relativi boschi litoranei lasciati a se stessi.
Chiedo quindi un tavolo tecnico tra cittadini, istituzioni e professionisti che operano su Sant’Eufemia per far rinascere Il quartiere strategico per lo sviluppo di Lamezia Terme.
Marco Ammendola
Lamezia Bene Comune