Amolamezia: si avvii l’opera di smantellamento dell’ecomostro di via delle Terme
2 min di letturaIl Sindaco Mascaro ama così visceralmente la nostra città da volerle regalare periodicamente dei bei commissariamenti
Comunicato Stampa
All’inizio fu il doloroso, infamante e terzo scioglimento per accertate infiltrazioni mafiose nella sua amministrazione.
Poi fu il turno del commissariamento per brogli e scheda ballerina riscontrati dal TAR durante la tornata della sua seconda elezione. Ora è arrivato il commissariamento da parte del Governatore Occhiuto per la sua conclamata inerzia nei confronti dell’abusivismo edilizio, che certifica e sancisce la gloria di essere arrivati tra i primi trenta dei 404 comuni calabresi!
Certo un Sindaco impegnato sino allo spasimo nel condurre in porto un Piano Strutturale Comunale che fa del consumo di suolo la sua bandiera, dà in mano ai privati di qualunque genere la possibilità di progettare su ampia parte del territorio comunale interventi edilizi di ogni genere, non soppesa i costi ambientali e sociali di queste sue scelte (svalutazione del patrimonio edilizio esistente; conseguente aumento delle cause di inquinamento; esplosione dei costi per portare viabilità, servizi, connettività in ogni dove), non può certo pensare a recuperare, se e dove si possa, l’abusivismo esistente; abbattere quello irrecuperabile e combatterne l’incontrollato dilagare.
D’altro canto la mossa di Occhiuto appare allo stato in linea con la sua patologica inclinazione alla “annuncite”. Vorremmo essere smentiti, ma poteri, mezzi, obiettivi e verifiche si vedranno (se e quando si vedranno), mentre l’unica cosa di cui si può andar certi è che saranno nominati ben 30 commissari, che saranno scelte soggetti di sua fiducia (inevitabili portatori di concrete azioni di devozione verso il Governatore), che percepiranno una più che adeguata indennità di carica.
Un primo suggerimento, però, potremmo darlo al futuro Commissario (e, perché no?, anche al Sindaco) di Lamezia.
Si avvii l’opera di smantellamento a partire dall’ecomostro presente in via delle Terme, che è da decenni un pessimo biglietto da visita per chi arriva in città dal complesso termale, dall’area archeologica e dalla costa del Golfo di Sant’Eufemia.