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Animali protetti, sgominata banda dedita al traffico illegale

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L'ara gialloblu' (Ara ararauna) in una foto rilasciata dal Corpo forestale dello Stato, Cuneo, 3 settembre 2010. Quattro persone arrestate e circa sessanta pappagalli protetti sequestrati a Cuneo per un valore commerciale di oltre 50 mila euro: e' il risultato di un'operazione del Corpo forestale dello Stato e della Polizia di Stato che sono riusciti a scoprire un imprenditore cuneese finito nella morsa estorsiva di quattro malavitosi campani. ANSA/US CORPO FORESTALE-POLIZIA

7 arresti e un obbligo di dimora in provincia di Reggio Calabria, l’accusa è traffico illegale di animali protetti.

REGGIO CALABRIA. Il traffico di animali protetti è un nuovo settore produttivo dei gruppi delinquenziali, tant’è che in provincia di Reggio Calabria è in corso, dalle prime ore di oggi, un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette persone accusate di appartenere ad un’organizzazione dedita alla cattura ed al commercio, sul territorio nazionale e all’estero, di avifauna selvatica protetta dalla Convenzione di Berna.

L’operazione è condotta dai carabinieri forestali del raggruppamento Cites.

A carico di un’ottava persona, inoltre, è stato eseguito un obbligo di dimora.

Dalle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, è emerso che i destinatari del provvedimento, bracconieri dediti alla cattura indiscriminata di migliaia di volatili in aree boschive della Calabria, avevano organizzato una filiera illegale per il libero commercio degli esemplari vivi, venduti in Italia e all’estero, sviluppando anche autonomi canali di distribuzione di uccellagione morta destinata ai ristoranti del nord Italia.

Redazione

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