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Antiracket Lamezia: operazione Eumenidi, comunità assuefatta

3 min di lettura
Leggendo quanto è stato pubblicato in merito all’operazione Eumenidi, i commenti sui social, oppure ascoltando le chiacchiere al bar, ci si rende conto di quanto ormai la nostra comunità sia assuefatta e quindi in ogni caso responsabile di quanto avvenuto all’interno della Sacal.
ala comunità assuefattaInfatti ciò che davvero ha colpito la sensibilità di molti cittadini in questa vicenda sono soprattutto le notizie relative ai viaggi, ai pranzi, agli alberghi di lusso, o anche ai rimborsi spese di alcuni dei soggetti indagati.
Invece che alla Sacal fossero assunti i prescelti dei “potenti” o dei “politici, magari dopo un breve apprendistato pagato da “Garanzia Giovani”, e che fossero ignorati ragazzi molto preparati o venissero scavalcati centinaia di disoccupati, non provoca il giusto biasimo. Questa enorme ingiustizia sociale è percepita da tanta gente quasi come una conseguenza inevitabile del potere, come se fosse un metodo ormai consolidato se non addirittura quasi accettabile.
E’ l’effetto del voto di scambio, pratica da anni molto in uso dalle nostre parti così come in generale in tutti i territori sottosviluppati.
Eleggiamo spesso soggetti culturalmente mediocri, senza alcuna capacità di proporre, di programmare, di incidere, ma capaci solo di arraffare qualche beneficio per se e, se possibile, per qualche amico o familiare, sperando magari di essere tra questi. Questa, purtroppo, è l’amara verità, e per poterla cambiare servono anni e comportamenti conseguenti.
Intanto è doveroso ringraziare chi questa ulteriore nefandezza l’ha fatta emergere; il dott. Salvatore Curcio, nuovo Procuratore di Lamezia Terme, i sostituti procuratori Agostini e Scavello, il gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme e gli agenti della Polizia di Frontiera.
Siamo certi però, che quanto emerso fino ad ora sia solo la punta dell’iceberg; i danni che possono aver procurato siffatti membri di consigli di amministrazione di società così importanti, sono molto più devastanti.
Centinaia di milioni di investimenti previsti per l’aeroporto di Lamezia, che si aggiungono alle centinaia già spesi in passato, la gestione di tutti gli aeroporti calabresi… è un affare troppo allettante per credere che le cosche lametine, e non solo, non cerchino o non lo abbiano fatto nel passato di poterne approfittare.
Già in altre operazioni di polizia è emersa in maniera chiara ed evidente la presenza della ‘ndrangheta all’interno dell’aeroporto di Lamezia; del resto quale lametino sano di mente potrebbe credere che la ‘ndrangheta non sia laddove c’è tanto danaro in ballo, oltretutto se gli affari venivano gestiti nel modo in cui traspare dalle (poche) intercettazioni rese pubbliche.
Per fortuna adesso possiamo contare su questo nuovo oggettivo “protagonismo” della Procura di Lamezia, che forse è l’elemento che mancava per raggiungere risultati ancor più rilevanti, dopo i tanti successi ottenuti dalla magistratura e dai reparti investigativi in questi ultimi anni.
E’ necessaria però anche e soprattutto una partecipazione più attiva, più continua, più incisiva da parte dei tanti che non vogliono rassegnarsi a vivere in un posto dove mediocri e mascalzoni occupano posti di potere e continuano a depredare il presente e il futuro delle giovani generazioni.
Associazione Antiracket Lamezia ONLUS
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