Ad Antonio Pagliaro la prima edizione del premio “Il bello della scienza”
3 min di letturaCon la consegna del premio “Il bello della scienza” ad Antonio Pagliaro da parte del sindaco, Paolo Mascaro, e di Giada Tropea, Miss mondo Italia, si è conclusa la prima edizione del Festival della Scienza, organizzato dal liceo scientifico “Galileo Galilei” di Lamezia Terme, in collaborazione con il movimento “Giornalisti d’Azione” e che ha visto protagonisti gli studenti della IV E nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, coordinati dal responsabile del progetto Eugenio Mercuri.
La scelta di consegnare il riconoscimento a Pagliaro, ex studente del “Galilei”, nel corso della manifestazione, coordinata dalla giornalista Saveria Maria Gigliotti, è stata spiegata dal presidente del comitato scientifico, Pietro De Sensi, che ha sottolineato come l’idea di un mini frantoio da utilizzare in casa per trasformare le olive in olio extravergine sia stata innovativa.
Pagliaro, ricordando i suoi trascorsi nelle aule dell’istituto lametino, ha effettuato un excursus del suo percorso professionale, che dallo scientifico di Lamezia Terme lo ha portato a Milano dove vive attualmente, e di come, poi, sia nata la sua idea, la start up “Revoilution”: “Riuscire a produrre olio in casa come se stessimo preparando un caffè non è utopia – ha detto – .
Ognuno, infatti, potrà produrre l’olio nella sua abitazione riducendo sprechi e salvaguardando la biodiversità”. Quindi, ha sollecitato i ragazzi presenti a non arrendersi mai ed a perseguire i loro obiettivi.
Parole, queste, cui hanno fatto eco quelle del sindaco che, nell’invitare i giovani a non demordere ed a lottare per realizzare ciò che sognano, si è complimentato con gli organizzatori per la riuscita della manifestazione sottolineando che “in città si parla di questa iniziativa in termini positivi”.
Particolarmente soddisfatta dell’esito del Festival, è stata la dirigente Caterina Calabrese che, nel ricordare le oltre tremila presenze alla kermesse, ha sottolineato “la sinergia tra gli istituti scolastici” non nascondendo l’ambizione che questo possa diventare un appuntamento nazionale.
Durante la serata inoltre, sono stati consegnati i riconoscimenti ai ragazzi che hanno partecipato al torneo di pallavolo (premiati da Eugenio Mercuri), a quelli che hanno perso parte al concorso fotografico, ai quali è stata consegnata la targa dal vice sindaco, Massimiliano Tavella, agli studenti che hanno partecipato ai concorsi “meraviglie dei colori” e “meraviglie dei cristalli” ideati dalla docente Saveria Sesto e che sono stati premiati da Antonio Viterbo del comitato scientifico.
Particolarmente interessanti, nel corso della giornata conclusiva, il convegno “Innovare le tradizioni per competere sui mercati globali” che ha avuto come relatori Lamberto Baccioni, esperto di tecnologie alimentari, e Maurizio Muzzupappa, docente dell’Università della Calabria, e la Lectio Magistralis di Roberto Bondì, docente dell’Università della Calabria, su “Immagini della scienza”.
In particolare, il convegno è stato focalizzato sull’innovazione: “Il design e l’innovazione – ha detto Muzzupappa – sono fondamentali nel produrre qualcosa di veramente innovativo.
Si innova con la tecnologia, la funzione, la prestazione, il design, il significato”. Quindi, ha rimarcato l’importanza delle tecnologie moderne, come le stampanti 3D.
Nel concludere, si è soffermato sull’innovazione in Calabria incentrando l’attenzione sull’importanza della valorizzazione delle risorse che ci sono: “Bisogna puntare sui nostri punti di forza – ha affermato – : turismo, artigianato, alimentazione”.
Baccioni, dal canto suo, si è incentrato sulle fasi che portano all’innovazione sottolineando che “per portare un’innovazione bisogna pensare fuori dal box”.
Infine, ha illustrato il progetto “Revoilution”, “un’idea innovativa perché è una soluzione per soddisfare le aspettative di Evoo (olio extravergine di oliva)”.
Un viaggio tra filosofi e scienziati, da Galilei a Freud, passando per Campanella, invece, è stata la lectio magistralis di Bondì che ha svolto una riflessione di filosofia e scienza, non senza aver espresso la sua ammirazione nei confronti del festival parlando di “organizzazione impressionante” dopo la visita ai laboratori.