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Appalti digitali: 153 sindaci calabresi protestano per multe e crollo delle gare

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La digitalizzazione degli appalti pubblici sarebbe servita per gestire le gare con più semplicità, ma si è verificato un blocco operativo


La digitalizzazione degli appalti pubblici dal 1° gennaio 2024 doveva rappresentare un salto qualitativo verso una gestione più semplice delle gare.

Ma si è verificato un blocco operativo per i numerosi malfunzionamenti del nuovo sistema gestito da ANAC a discapito di enti locali e operatori economici.

Nonostante gli annunci di ANAC sull’avanzamento del processo digitale, i Comuni continuano a subire ritardi e inefficienze con l’aggravante delle sanzioni nei loro riguardi emesse dalla stessa Anac.

Per questo già 153 Sindaci hanno condiviso la lettera aperta, indirizzata pochi giorni fa proprio all’Anac dall’Asmel, associazione di oltre 4.400 enti locali, per chiedere un confronto urgente e superare il caos della digitalizzazione nel rispetto dei ruoli degli attori istituzionali coinvolti: quello di vigile ma anche di gestore dell’Autorità e quello di vigilati ma anche di vittime dei Comuni.

La lettera, già sottoscritta da 700 Sindaci nel resto d’Italia, infatti, evidenzia come l’Autorità che dalla sede romana gestisce male la digitalizzazione, violando obblighi e derogando alle tempistiche del Codice, emette però sanzioni pecuniarie in capo agli enti appaltanti (dal 30 giugno addirittura fino a 10mila euro).

Ora anche Massimiliano Fedriga, Governatore del Friuli e Presidente della Conferenza delle Regioni, scrive al Presidente dell’ANAC oltre che al Ministro Salvini, allineandosi alle argomentazioni esposte nella lettera aperta dei Sindaci e sottolineando che le stazioni appaltanti rilevano «un sostanziale peggioramento nei tempi e nelle modalità di svolgimento di qualsiasi tipo di procedura».

Rimarca il Segretario di AsmelFrancesco Pinto che «Le 700 sottoscrizioni dei Sindaci in così pochi giorni dimostrano che i Comuni sono in prima linea nel sollecitare l’affermazione della digitalizzazione che dovrebbe comportare semplificazione e trasparenza degli appalti, ma che è partita col piede sbagliato rallentando pesantemente l’andamento delle gare.

Nell’incontro con ANAC, da noi sollecitato e oggi condiviso anche dal Presidente delle Regioni, porteremo proposte concrete per centrare uno degli obiettivi qualificanti del PNRR».

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