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Approvato piano dimensionamento scolastico. Liotta: Mascaro si dimetta!

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“Il sindaco di Lamezia ha votato con la maggioranza di centrodestra, contro la sua città e contro le scuole lametine”

Comunicato Stampa

Apprendiamo che alla provincia, alla conferenza dei sindaci, con 36 voti favorevoli su 40 presenti è stato approvato il piano di dimensionamento, solo 3 sono stati i voti contrari al piano (i sindaci di Catanzaro, Sorbo San Basile e Petronà), 1 solo astenuto (il sindaco di Pentone).

Il sindaco di Lamezia ha votato invece con la maggioranza di centrodestra, contro la sua città e contro le scuole lametine.

È un fatto senza precedenti che un sindaco non difenda il suo territorio e i suoi cittadini. Chiediamo le sue dimissioni immediate senza se e senza ma. Cosa ci aspettiamo ancora? Vogliamo vedere chi tra i consiglieri comunali oggi sarà d’accordo con Mascaro che non ha difeso la sua Lamezia. Lui che gridava il suo “AMORE” per la città.

La città di Lamezia, la scuola lametina e i giovani pagheranno lo scotto maggiore in tutta la provincia e in tutta la regione. Lamezia indifesa dal sindaco Mascaro e dalla sua amministrazione colorita, vedrà il taglio maggiore con 9 dirigenze in meno su 14 tagliate in tutta la provincia. Non abbiamo sentito una voce dalle commissioni consiliari che continuamente si riuniscono per qualsiasi cosa, mentre su un tema importante come il dimensionamento il consiglio non si è pronunciato, né ha riunito i dirigenti scolastici. Il sindaco Mascaro ha accettato la “mannaia” della provincia, governata dal centrodestra.

Almeno il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita ha avuto il coraggio di difendere la sua Città con il suo consiglio comunale in prima linea contro la provincia!

L’isolamento dell’amministrazione Mascaro non conosce limiti. È isolata rispetto alle istituzioni sovracomunali e vegeta su un’altra dimensione anche rispetto alle più importanti istituzioni locali, in particolare le scuole cittadine.

La giunta Mascaro, chiusa nel suo recinto di cartapesta, si sta pericolosamente trasformando in un vuoto civico assoluto. La sanità e l’istruzione sono i capisaldi della crescita civile di una comunità, ma certamente non sono all’attenzione dell’amministrazione comunale.

Mentre le strade e le piazze sono piene di studenti, di docenti, di cittadini e dei più sensibili rappresentanti della politica locale, per difendere l’autonomia dell’Istituto Comprensivo di Sant’Eufemia, e le scuole superiori, il sindaco Mascaro e l’assessore alla Pubblica istruzione abbassano la testa al loro “padrone” il centrodestra, crogiolandosi tra le mura dell’Abbazia delle magnifiche sorti e progressive del passato remoto, come se nel presente le scuole non rappresentassero un tema importante per il futuro di una comunità e dei suoi giovani, non avvertendo nemmeno il dovere di prendere posizione rispetto al verbale votato all’unanimità dai Consigli d’Istituto. Il grido dei cittadini è unanime: la scuola è un importante presidio della crescita civile della popolazione e soprattutto delle periferie che vanno riqualificate e rigenerate.

Il sindaco Mascaro, invece, rispetto a questa realtà ha costruito intorno a sé il convincimento che la cultura finisca là dove finiscono le manifestazioni celebrative e i tagli di nastro. I lunghi elenchi, spesso “motu proprio”, di eventi sportivi e culturali propagandati dal sindaco e dai suoi assessori sembrano delle “pezze” per coprire la vergogna del disinteresse per le emergenze sociali e per i temi reali e concreti della rigenerazione della città. Forse la giunta comunale non ha chiaro che la città ha urgenza di interventi di riqualificazione e di rigenerazione urbana che passano soprattutto attraverso la dotazione di servizi e il miglioramento degli stessi.

E il processo di svuotamento in atto delle istituzioni scolastiche va nella direzione opposta rispetto a ciò che serve alle periferie cittadine che devono, invece, essere protagoniste della crescita civile con il radicamento, non con l’espulsione, delle istituzioni locali.

Milena Liotta
componente segreteria cittadina PD

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