Arcuri: a Pasqua nessun ‘liberi tutti’, attenti ai pericolosi miraggi
4 min di letturaState attenti alle illusioni ottiche, ai pericolosi miraggi, non siamo a pochi passi dall’uscita dell’emergenza
Nulla di più sbagliato che immaginare un imminente ‘liberi tutti’ dove ciascuno di noi da un giorno all’altro torna alle vecchie abitudini.
È il messaggio che il commissario straordinario all’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, ha rivolto agli italiani nella conferenza stampa di oggi dalla Protezione civile.
“I dati, come per esempio la riduzione dei contagiati in terapia intensiva, ci dicono che le severe misure che abbiamo adottato iniziano a dare i frutti che speravamo, ma attenzione – ha puntualizzato Arcuri -, al più siamo all’inizio di una lunga fase di transizione. Sarebbe imperdonabile non perseverare rendendo inutili i sacrifici fatti nei giorni che abbiamo alle nostre spalle”. In vista della Pasqua, il commissario ha richiamato i cittadini sulla necessità di “continuare a rispettare rigorosamente il distanziamento sociale e le misure di prevenzione”.
Nel corso del punto stampa il commissario ha denunciato la speculazione sui prezzi delle mascherine. “Alcuni cittadini mi segnalano casi di vendita delle mascherine a prezzi esorbitanti – ha affermato -. Questi casi sono intollerabili, vanno denunciati e combattuti. Questa non è libertà di mercato, ma speculazione insopportabile. Voglio rassicurare che nemmeno una delle segnalazioni che è pervenuta e perverrà a me o ai nostri uffici resterà inevasa. Le forze dell’ordine, che ringrazio per il lavoro che stanno facendo, sono già intervenute e continueranno a farlo anche sulla base di nostre puntuali segnalazioni”.
“Le aziende che venderanno mascherine grazie al contributo pubblico degli incentivi #curatalia e quelle che stanno riconvertendo le loro produzioni, svolgeranno anche una fondamentale funzione calmieratrice sui prezzi di vendita – ha aggiunto Arcuri -. Al momento sono arrivate 479 domande, 36 sono state approvate, per 16.3 milioni di investimento. Ricordo che i requisiti del proponente saranno per sempre la prima barriera che separa una proposta di investimento dall’accesso agli incentivi pubblici”.
Riguardo la produzione giornaliera di dispositivi di protezione individuale, il commissario ha fatto il punto su alcune aziende: “La Parmon, ha ottenuto l’insieme delle autorizzazioni necessarie e da oggi produrrà 350mila mascherine e nelle prossime due settimane arriverà a 600mila mascherine al giorno, che verranno interamente consegnate alla Protezione civile e agli uffici del commissario; la Fater ha ricevuto lo scorso sabato l’autorizzazione alla commercializzazione da parte dell’Istituto superiore di sanità e ieri ha iniziato la distribuzione di 250mila mascherine al giorno, anche esse verranno interamente acquisite dagli uffici del commissario; la Blue Service del settore medicale ha appena ottenuto l’autorizzazione e inizia a produrre e a commercializzare 250mila mascherine al giorno; infine la Fippi ha ottenuto l’autorizzazione dall’Iss a mettere in commercio 900.000 mascherine al giorno, stiamo negoziando la loro disponibilità a fornire anche gli uffici del commissario oltre alla Regione Lombardia”.
Poi il Commissario ha comunicato un’importante novità concordata con l’Istituto superiore di sanità: “Le richieste di produzione di nuove mascherine, se supportate da uno studio di conformità redatto da una università italiana che evidenzi il rispetto dei requisiti necessari, potranno essere autorizzate, da subito, non solo alla produzione ma anche alla commercializzazione. Porte aperte, dunque, a tutte le possibili semplificazioni per non perdere nemmeno un giorno, porte rigorosamente chiuse anche al più minimo abbassamento del livello di piena conformità previsto per le mascherine”.
Infine i dati aggiornati sugli approvvigionamenti: “Oggi abbiamo distribuito 4,8 milioni di mascherine. Con gli accordi firmati negli ultimi giorni siamo, al netto di quanto già distribuito, a una disponibilità aggiuntiva di 650 milioni di mascherine. In questo modo ieri è stato possibile dare una scorta aggiuntiva di 620.000 mascherine ffp2 all’ordine dei medici. Presto faremo lo stesso con gli infermieri, come richiesto dal ministro Speranza. Per accelerare l’importazione di mascherine dall’estero nelle ultime ore abbiamo organizzato 10 voli cargo da 650 metri cubi l’uno e 7 voli da circa 200 metri cubi. Fino a ieri avevamo consegnato e installato nelle regioni 1904 ventilatori. Solo nell’ultima settimana 368, 53 al giorno. Ma per quanto riguarda le forniture il peggio è oramai alle nostre spalle”.
La conclusione verte sul Mezzogiorno e illustra una chiara linea di indirizzo ricevuta dal Governo: “Il fatto che da qualche giorno le nostre terapie intensive siano in misura minore sotto stress non modifica il nostro piano di implementazione. Soprattutto non modifica le nostre previsioni verso le regioni del Sud. Non vogliamo aggiungere un’altra diseguaglianza di dotazioni tra il Nord e il Sud del nostro Paese”.