Artigianato, Banca d’Italia accredita un miliardo e mezzo di euro
3 min di letturaEbac: «Soddisfatti per i lavoratori». Rimangono allarmanti i dati che descrivono il tessuto calabrese. Oltre tremila artigiani ad oggi sono ancora in cassa integrazione
Comunicato stampa
La Banca D’Italia ha accreditato la prima tranche del miliardo e mezzo di euro stanziato dal governo per l’artigianato per il 2021, pari a 337,5 milioni di euro.
Lo rende noto l’Ente Bilaterale per l’Artigianato della Calabria (Ebac) felice per i lavoratori del settore che per mesi hanno patito per i ritardi nell’elargizione dei fondi. «Nelle scorse settimane – afferma il presidente Giovanni Aricò – le parti sociali regionali, Confartigianato, CNA, Casartigiani e CGIL CISL UIL, avevano dimostrato tutto il proprio disappunto per i ritardi dettati dalle procedure burocratiche, lavoratori esasperati che non ricevevano la cassa integrazione da mesi.
Abbiamo sollecitato in più occasioni la politica nazionale affinché velocizzasse i passaggi burocratici necessari e devo dire che le parti sociali nazionali hanno dato un gran contributo per risolvere la situazione di stasi che si era venuta a creare».
Rimangono allarmanti i dati che fotografano il tessuto economico calabrese. «Nonostante rispetto al 2020 le domande di cassa integrazione siano calate vertiginosamente, ancora sono troppi i dipendenti sospesi che non sono rientrati a lavoro – afferma il vice presidente dell’Ebac Michele Gigliotti – . Dai dati che abbiamo, emerge, che oltre tremila lavoratori dell’artigianato ad oggi sono ancora in cassa integrazione e in una regione dove spesso le famiglie sono monoreddito, ciò vuol dire una situazione economico sociale drammatica».
«Le organizzazioni sindacali – prosegue Gigliotti – sono convinte che sia necessario arginare questa crisi sociale che la pandemia ha scatenato, con ogni strumento possibile. Gli ammortizzatori sociali sono una parte della soluzione – incalza il vice presidente – ma da soli non bastano. Occorre scongiurare anche la perdita di migliaia di posti di lavoro e di certo l’operazione di qualche giorno fa del governo nazionale che sblocca i licenziamenti, non sembra andare nella direzione giusta. In territori precari come la Calabria una simile situazione porterebbe immediatamente determinare un disastro sociale».
Quanto ai numeri della cassa integrazione 2021 a fornire il dettaglio, è il direttore dell’Ebac Calabria Andrea Monteleone il quale rassicura anche sui tempi di pagamento: «Abbiamo registrato 2637 domande per altrettante lavoratori per il mese di gennaio 2021, altre 2613 domande per il mese di febbraio e 3121 per il mese di marzo 2021. Entro stasera chiuderemo le operazioni di bonifico ai lavoratori impegnando oltre 1,5 milioni di euro per pagare le casse integrazioni di gennaio, altrettanti per pagare febbraio e 1,55 milioni per pagare le prestazioni di marzo. Per aprile siamo riusciti anche a impegnare 427 mila euro di prestazioni».
«Contiamo – conclude Monteleone – che entro lunedì tutti i lavoratori calabresi avranno la valuta disponibile sul proprio conto corrente. Il nostro impegno, sia come parti sociali costituenti il Fondo Fsba che come struttura operativa Ebac, è quello di continuare ad assistere le imprese e i lavoratori sino a quando usciremo da questa crisi senza precedenti, il tutto nell’interesse finale di tutela delle imprese e dei lavoratori che da sempre rappresenta la mission della Bilateralità artigiana».