L’artista lametino Francesco Spatara al Metropolitan Museum di New York
3 min di letturaUn lametino nell’«Atlante dell’Arte contemporanea» di Giunti editore presentato sabato scorso al Metropolitan Museum di New York
L’artista lametino Francesco Spatara figura nell’«Atlante dell’arte contemporanea» di Giunti editore la cui presentazione internazionale è avvenuta sabato scorso al Metropolitan Museum di New York.
Trasferitosi piccolissimo in Lombardia assieme alla sua famiglia, fin da bambino si accorse di possedere il dono del disegno. Con la scatola di colori a tempera regalatagli da suo padre egli iniziò ben presto anche a dipingere.
Dal quel momento non ha smesso più di pitturare e di esplorare questo nuovo mondo che gli si apriva e gli rivelava degli aspetti della sua persona che non conosceva ancora e che, peraltro, gli piacevano tantissimo.
Quello per la pittura è stato, fin da subito, un amore intenso e una scoperta meravigliosa. Comincia a partecipare a dei concorsi di pittura e all’età di dodici anni, nel 1972, vince a Castelveccana (VA), il suo primo premio di pittura.
L’incontro con il pittore Innocente Salvini di Gemonio (VA) e la sua frequentazione che si protrasse per pochi anni, ha rappresentato una tappa decisiva della sua crescita che ha capovolto tutta la sua impostazione.
La prima “personale”, è avvenuta nel 1978 a Caldè, che lo ha continuato sempre di più a continuare.
Nel 1984 si trasferisce in Sardegna dove tutt’ora vive.
Dopo diverse esposizioni, nel dicembre 2011 in Liguria, sotto la curatela di Bianca Laura Petretto, è arrivata la sua prima vera personale nazionale: “Quinte del corpo” (con un progetto voluto da M’ARTE Galleria e B&B Art Museo di arte contemporanea, Italia Colombia, riscuotendo il favore del pubblico e della critica).
In seguito a tale evento il Comune di Lanusei (NU) ha deciso di ripetere la sua personale nel proprio Museo Civico per far conoscere ai locali un’attività artistica importante concretizzatasi in una produzione che si è evoluta in modo riservato e senza clamori.
Nel 2017 ha partecipato alla Triennale di arti visive a Roma. Successivamente ha esposto, prima a Piacenza, allo Studio C con una personale “Anime celate”, poi alla mostra collettiva “Grazie Italia”, Padiglione Nazionale del Guatemala (57ª Biennale di Venezia), Palazzo Albrizzi – Capello.
È stato inserito nell’Atlante dell’Arte Contemporanea (De Agostini editore), la cui presentazione del volume è avvenuta a febbraio 2019 (Università della Sapienza a Roma).
Confermata la sua presenza nell’ Atlante del 2020 e alla Triennale delle arti visive a Roma, Palazzo Borghese, nel mese di giugno del 2021.
Nel 2022 ha esposto al Castello Sforzesco di Novara in una collettiva intitolata “Congiunti” e sempre nello stesso anno il comune di Luino (VA) ha voluto fortemente una personale dell’artista a Palazzo Verbania dal titolo “Fragilità nascoste.”
Ora questo nuovo riconoscimento nell’Atlante Giunti.
Attualmente Francesco Spatara — che non hai mai dimenticato le sue origini lametine — collabora con la galleria ONART di Firenze diretta da Romina Sangiovanni.