ASP Catanzaro: il 2025 nel segno della medicina di prossimità
3 min di letturaLa pandemia da Covid-19 ha reso evidente il vulnus, rappresentato dalla penuria di strumenti efficaci per una medicina di prossimità, in grado di raggiungere l’hinterland dei centri più popolosi, in assenza di ospedali periferici
Da questa asimmetria nel rapporto centro-periferia, è sorta l’esigenza di una risposta, che fosse, al contempo, immediata, ma anche di ampio respiro e solida progettualità.
Così, l’ASP di Catanzaro, vagliando le possibilità e dando seguito agli ambiziosi obiettivi del PNRR (M6.C1) e del D.M. 20 gennaio 2022 (GU Serie Generale n.57 del 9 marzo 2022), ha lavorato per rendere permanenti e pienamente operanti le COT (Centrali Operative Territoriali), già comparse, in stato emergenziale e diffusamente, nel periodo pandemico, come ripercorso da un articolo di Stefano Di Giovanni (in «L’Infermiere» , CXI, 3, 2024, e83-e86).
L’importanza delle COT, dislocate a livello distrettuale, risiede nell’essere “un nuovo innovativo modello organizzativo di Centrale, che svolge funzioni di coordinamento, sia della presa in carico della persona, che del raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi setting assistenziali” (così definite da La Centrale Operativa Territoriale. Dalla realizzazione all’attivazione, in «Quaderni di Monitor» , Agenas, 2022), con un’ampia gamma di campi ricoperti, dalle assistenze infermieristica e farmaceutica, alla continuità assistenziale, fino alle cure domiciliari.
Con esse, la figura dell’infermiere riprende centralità, dovendo, al contempo, svolgere il ruolo di sanitario e di analista socio-economico, oltre alle nuove competenze informatiche, come ben delineato dal suddetto Di Giovanni.
A proposito, l’ASP, attraverso l’ufficio del Provveditorato Economato e Gestione Logistica, nelle due determine dirigenziali n. 6262 e 6265 del 11/12/2024, ha validato l’acquisto di 7 ecomotografi portatili multidisciplinari, 10 holter pressori e cardiaci, 12 ecg portatili e le relative postazioni di programmazione, nelle quali affluiranno i dati, prova dell’attenzione all’innovazione, rappresentata dalla telemedicina per l’assistenza domiciliare. All’acquisto delle attrezzature e al loro rapido collaudo, avvenuto a fine anno, strumenti fondamentali per le attività, seguirà l’immissione del valore degli operatori sanitari territoriali, che hanno già dimostrato di avere in passato, pur lavorando con risorse limitate, oltre all’insostituibile lavoro di raccordo, che dovrà essere svolto dalle Direzioni Distrettuali.
Ovviamente, affinché ciò potesse avvenire, sono stati impiegati i fondi del PNRR, mission 6, component 1, che pur hanno visto l’oculatezza dell’Ufficio Gare, il quale ha ottenuto tutto ciò, a prezzi e condizioni estremamente vantaggiosi.
Doveroso, infine, il plauso alla Direzione Generale, che ha determinato un acquisto così rilevante, senza indietreggiare rispetto alle reali esigenze della popolazione coinvolta, le cui patologie potranno essere ottimamente diagnosticate dagli strumenti con tecnologia di ultima generazione e idonei al loro ruolo, sulla base della puntuale e attenta progettazione, portata avanti, a livello esecutivo, dal sopra riportato Ufficio Gare.