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Assegno unico universale Inps: come funziona, a chi spetta, importi

5 min di lettura
Inps

Quello che c’è da sapere sulla misura di sostegno a famiglie con figli a carico

Crescere un figlio è una sfida bellissima e impegnativa al tempo stesso. Un cammino che va portato avanti giorno dopo giorno, che richiede tempo, amore, ma in molti casi anche un aiuto economico.

Per sostenere concretamente le famiglie con figli, Inps ha istituito l’Assegno unico universale. La nuova misura economica in vigore da marzo 2022 è ‘Unica’ e ‘Universale’ perché sostituisce e unifica alcune delle attuali agevolazioni per il sostegno delle famiglie e può essere richiesta da tutte le famiglie con figli a carico, residenti e domiciliate in Italia. Nei primi quattro mesi dall’entrata in vigore dell’Auu sono stati richiesti assegni per circa 7,5 milioni di figli: un dato che la dice lunga su come la misura sia stata accolta favorevolmente dalle famiglie italiane.

Come funziona? L’assegno unico e universale viene determinato sulla base della condizione economica del nucleo familiare verificata dall’Isee in corso di validità e quindi viene calcolato in base alla corrispondente fascia. L’importo dell’assegno è progressivo, dunque sarà più elevato al diminuire del valore dell’Isee. Essendo una misura di sostegno universale può essere richiesto anche in assenza di Isee ovvero con Isee superiore a 40 mila euro. In tal caso si avrà diritto agli importi minimi dell’assegno previsti dalla normativa.

La nuova forma di sostegno alle famiglie viene versata per un anno a partire da marzo 2022 fino a febbraio 2023 a seguito di presentazione di apposita domanda sul sito o tramite contact center dell’Inps o rivolgendosi ai patronati. Per le domande presentate entro il 30 giugno l’Assegno sarà comunque retroattivo e dunque riconosciuto a partire dal mese di marzo 2022. Per le domande successive al 30 giugno, invece, spetterà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda. Coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza non devono presentare domanda, in quanto l’Assegno viene versato direttamente sulla carta Rdc. L’importo dell’Assegno viene riconosciuto entro 60 giorni dalla richiesta mediante accredito su Iban o bonifico domiciliato e comunque non concorre alla formazione del reddito complessivo. La data di pagamento non è fissa, ma in ogni caso durante ogni mese vengono predisposti diversi giorni utili: ad esempio ad aprile sono stati 6, per circa 6 milioni di mandati di pagamento.

Chi ne ha diritto? L’Assegno unico universale può essere richiesto da tutti i nuclei familiari, indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori e senza limiti di reddito, per: ogni nascituro a partire dal settimo mese di gravidanza; ogni figlio minorenne a carico. Ogni figlio maggiorenne a carico fino al compimento di 21 anni, ma solo se: frequenti un corso di formazione universitaria o professionale; svolga un tirocinio o un’attività lavorativa con reddito annuo inferiore a 8 mila euro; sia registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego; svolga il servizio civile universale. Ogni figlio disabile senza limite di età

Inoltre per richiedere l’Assegno unico universale bisogna possedere determinati requisiti: essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Ue o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno oppure cittadino di uno Stato non appartenente all’Ue in possesso di permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo; essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia; essere residente e domiciliato in Italia; essere o essere sia stato residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

Anche le coppie disgregate hanno diritto a richiedere l’Assegno unico universale, ma vi sono regole specifiche. Per il calcolo dell’importo viene considerata la situazione economica del genitore presso cui il figlio minorenne vive prevalentemente ovvero con il quale il figlio maggiorenne risiede anagraficamente. In caso di affidamento condiviso del figlio minorenne o in presenza di un figlio maggiorenne l’Assegno spetta al 50% a ciascuno dei genitori, salvo differente accordo tra di loro. Nel caso di affidamento esclusivo l’Inps eroga il contributo soltanto all’affidatario, sempre salvo diversi accordi tra i genitori.

Quali sono gli importi? L’importo dell’Assegno unico universale varia a seconda della condizione economica della famiglia e viene determinato in base all’Isee valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età, del numero dei figli a carico e di eventuali condizioni di disabilità. L’importo mensile massimo è di 175 euro per figlio a carico in presenza di Isee inferiore a 15 mila euro. L’importo mensile massimo è di 50 euro per figlio a carico per Isee uguale o superiore a 40 mila euro ovvero in mancanza di presentazione dell’Isee. Sono previste maggiorazioni in determinate condizioni, come in caso di nuclei familiari numerosi ovvero per figli successivi al secondo, giovani madri di età inferiore a 21 anni, nuclei con quattro o più figli, genitori titolari di reddito da lavoro, figli disabili.

Cosa cambia rispetto al passato? A partire da marzo 2022 l’Assegno unico universale sostituisce una serie di contibuti economici destinati alle famiglie: il premio alla nascita o all’adozione (Bonus mamma domani); l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori; gli assegni familiari ai nuclei con figli e orfani; l’assegno di natalità o bonus bebè; le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.

Restano in vigore queste forme di agevolazione e detrazione: il bonus asilo nido; la maternità comunale; alcune forme di detrazione fiscale per spese sostenute per i figli a carico (spese sanitarie e farmaceutiche, per l’istruzione, per attività sportive).

Gestione delle domande: dall’identificazione dell’utente all’acquisizione dei dati utili al calcolo dell’assegno, dallo scambio di documentazione fino alla comunicazione dell’esito dell’istruttoria, la gestione della domanda di assegno unico è interamente online, in linea con quanto indicato dalla Comunità europea in merito alla gestione dei procedimenti amministrativi di particolare rilevanza.

Allo stesso modo tutti gli adempimenti relativi al possesso dei requisiti sono completamente automatizzati e vengono attuati da Inps prima del pagamento dell’assegno, anche sulla base dei dati in suo possesso o di quelli presso altre banche dati pubbliche, secondo il principio di interoperabilità.

Gli utenti possono consultare in qualunque momento lo stato delle domande presentate e i pagamenti ricevuti collegandosi alla pagina ad accesso riservato dedicata all’Assegno unico universale sul sito www.inps.it. In caso di problematiche relative alla domanda gli utenti vengono comunque avvisati via sms ed email.

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