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L’Associazione Culturale Natale Proto fa tappa a Nocera Terinese

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L’Associazione Culturale Natale Proto fa tappa a Nocera Terinese

L’Associazione Culturale Natale Proto fa tappa a Nocera Terinese

Domenica scorsa l’Associazione Culturale “Natale Proto” ha fatto tappa nel bellissimo borgo di Nocera Terinese con una visita guidata dal titolo “Nocera Terinese: un percorso tra architettura e pittura“.

Nocera Terinese – ha affermato il Presidente avv. Tommaso Colloca – è uno dei punti centrali del progetto “Sinus Lametinus” diretto dall’indimenticato Prof Natale Proto; borgo in cui ha diretto diversi lavori di restauro con grande competenza e instancabile passione”.

Guidati dal prof. Mario Panarello, gli appassionati partecipanti sono stati condotti sulle tracce di pittori come Pascaletti, Colelli, Pinna, Zimatore e Grillo.

L’itinerario ha avuto inizio dalla chiesa di San Francesco: “Singolare esempio di architettura rinascimentale esistente nel lametino – ha dichiarato il Professor Mario Panarello – l’arco della chiesa di San Francesco, coi suoi suggestivi caratteri simbolici, ancora attardo su esempi della tradizione precedente, si sposa con la ricercata spazialità del coro. Anche le cappelle della navata centrale sono un raro esempio rinascimentale ma – conclude Panarello – il degrado considerevole dell’edificio non consente un’adeguata fruizione dell’invaso architettonico che per la sua originalità è unico nel contesto regionale”.

La visita è proseguita nel centro storico di Nocera raggiungendo la chiesa dell’Annunziata e quindi la chiesa Matrice di San Giovanni Battista; ancora poi per quella del Suffragio, per concludersi presso la chiesa di Santa Maria della Pietà nell’antico rione Motta, dove si sono ammirati il portale di Palazzo Procida e gli stucchi di Palazzo Odoardi.

L’avv. Tommaso Colloca traccia un bilancio senz’altro positivo dell’attività associativa impegnata su più fronti: dalla sollecitazione

Chiesa dell'Annunziata Nocera
Chiesa dell’Annunziata Nocera

alle istituzioni per la riapertura dei siti archeologici, alle proposte ai privati per il restauro dei propri edifici; dall’impegno nella Campagna del FAI in corso fino al 30 novembre prossimo – “I luoghi del Cuore” – in cui sarà possibile votare il Castello Normanno – Svevo di Lamezia Terme, alla redazione di un progetto affinchè quest’ultimo sito torni a essere fruibile.

Il territorio lametino – conclude Colloca – ha un patrimonio culturale straordinario che purtroppo versa in evidente stato di degrado e abbandono. Ad esempio, abbiamo constatato, nell’ambito delle visite guidate fin qui svolte, come  gli edifici sacri di proprietà della diocesi lametina siano stati per gran parte lasciati al proprio destino. Lo stato in cui versa la Chiesa di San Francesco a Nocera Terinese, ma di esempi ne potremmo fare a decine, certifica il disinteresse che c’è stato in tutti questi anni”.

 

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